Calo dell’affluenza alle elezioni comunali in Trentino. Alle ore 17 il 39,2% degli aventi diritto si sono recati alle urne, contro il 42,7% del 2010. A Trento città l’affluenza è scesa dal 32,6% di cinque anni fa al 31,1%. Calo anche alle elezioni comunali in Alto Adige. Alle ore 17 solo il 41,7% degli aventi diritto si era recato alle urne, mentre alle ultime comunali il valore era del 47,8%. Calo recordin particolare a Bolzano, dove si è registrato un -8% rispetto alle ultime consultazioni. Alle ore 21 l’affluenza è stata infatti del 57,8%, contro il 65,8% del 2010. Un forte calo delle affluenze si sta verificando anche nei Comuni minori. L’affluenza è in netto calo anche nella vallate. Per la prima volta in Trentino Alto Adige lo scrutino è iniziato subito dopo la chiusura dei seggi, alle ore 21 (alle scorse amministrative la chiusura dei seggi era alle 22). In attesa dello spoglio, quello che già si sa è che il comune di Ortisei in val Gardena, dove solo il 40,3% si è recato alle urne, sarà commissariato, perché alle comunali si è presentata un’unica lista, quella della Svp (addirittura solo con 17 candidati per i 18 posti in consiglio comunale). Per essere valide le elezioni, almeno la metà degli aventi diritto avrebbe dovuto recarsi alle urne.
Complice la giornata di sole e le temperature estive o la disaffezione verso la politica, una ulteriore crescita dell’astensione si è verificata anche ad Aosta alle elezioni per il nuovo sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale. Alle 19 (urne aperte fino alle 23) ha votato il 45,77% degli aventi diritto contro il 50,65% del 2010 (alle Regionali del 2013 l’affluenza era stata del 56,67%). E’ probabile che il dato finale dell’affluenza si attesterà intorno al 60%. Sull’intera tornata elettorale pesa l’incognita del ballottaggio. La “corazzata” formata da Partito Democratico e movimenti autonomisti (Union valdotaine, Stella alpina e Creare Vda) confida di chiudere la partita al primo turno, ottenendo il 50% più uno dei voti, e di consegnare la fascia di sindaco a Fulvio Centoz, segretario regionale del Pd. Sono necessari, secondo le stime, circa 8.000-8.500 voti.
Tutte le altre forze politiche sperano nel ballottaggio: dalla sinistra alternativa (L’Altra Vda) alla sinistra ambientalista-autonomista di Alpe,dagli autonomisti-progressisti dell’Uvp al Movimento 5 Stelle, dalla Lega Nord alleata con l’estrema destra ai Popolari per Aosta che hanno raccolto molti esponenti di Forza Italia. Una gara nella gara per poter assumere, in caso di secondo turno e se non ci saranno sorprese, il ruolo di sfidante di Centoz.
Si vota oggi complessivamente in 68 comuni della Valle d’Aosta. L’affluenza alle 19 è stata del 52,6% (52.430 votanti sui 99.649 aventi diritto), dato in forte calo rispetto al 2010 (57,52%). La percentuale più alta di voto è stata registrata a Ollomont (88,11%), la più bassa a Pré-Saint-Didier (42,81%).