Si chiama l’“Ambulanza dei desideri” l’iniziativa, lanciata già nei Paesi Bassi, che adesso arriva anche in Italia. A promuoverla è una onlus di Pescara, la Asso: il fine è quello di aiutare pazienti gravemente ammalati a realizzare piccoli e grandi desideri personali, impossibili altrimenti. Il tutto a costo zero, sia per gli utenti che per la collettività. Un po’ sull’esempio della Stichting Ambulance Wens Nederland, fondazione olandese di 200 volontari con preparazione medica che si spendono per esaudire gratuitamente gli ultimi desideri di malati terminali, grazie ad ambulanze appositamente progettate.
E nei Paesi Bassi c’è stato chi ha procrastinato l’appuntamento con l’eutanasia per assistere, insieme alla famiglia, ancora a una partita della sua squadra di calcio del cuore (con standing ovation del pubblico presente); o chi si è fatto portare in barella al Museo Rijksmuseum di Amsterdam per vedere soddisfatto l’ultimo anelito, contemplare da vicino i quadri di Rembrandt. Ambizioni naturali e umanissime, che esorcizzano la morte e il dolore.
L’”Ambulanza dei desideri” concepita a Pescara trasporterà anche pazienti anziani che magari vogliono tornare a visitare il luogo natìo, o un vecchio amico; bambini malati e pertanto impossibilitati a giocare all’aria aperta; figli e nipoti di pazienti oncologici, costretti anche loro a una vita con zero svaghi.
“Si tratta di un progetto assolutamente lodevole – dice il sindaco pescarese Marco Alessandrini -: in questo modo si doneranno momenti di gioia a persone che hanno poche occasioni di gioire. Per le persone sane, potersi muovere è normale. Ma non è cosi per chi ha problemi seri”. “L’onlus si doterà di un’ambulanza medicalizzata per far sì che i desideri vengano esauditi – aggiunge l’assessore alla Sanità del Comune di Pescara Giuliano Diodati -. Oltre al Comune, anche altri attori interverranno per portare a termine l’acquisto delle ambulanze”.
“Abbiamo pensato di portare avanti un progetto che già esiste all’estero, e lo abbiamo rielaborato mettendo a disposizione un’ambulanza per pazienti che hanno difficoltà, per lo più anziani – spiega Luciano Fattori della Asso -. Su richiesta del paziente o del medico curante, li trasferiremo dove loro vorranno”. E Francesco Malorgio, uno dei medici responsabili del progetto precisa: “Le richieste saranno valutate e discusse con il paziente e con i suoi familiari”. Un occhio alla cartella clinica e alla logistica. E un altro spalancato sull’emotività e la sensibilità delle persone coinvolte.