Le spese pazze di Norberto Achille, presidente della società controllata da Regione Lombardia e partecipata da Fs: 70mila euro dal 2011 al 2015. Tra poker sul web, abbigliamento, carburante, telefonino e multe. Continua l'inchiesta del Fatto Quotidiano. La procura acquisisce gli estratti conto, il cda commissiona un report per verificare illegalità. Interrogazioni M5S
Le Ferrovie Nord Milano (Fnm) giocano on line e mangiano al ristorante soprattutto di domenica. Hanno una predilezione per i pranzi di lavoro a Forte dei Marmi (al Bistrot, da Madeo, al Clara Lido, da Lorenzo o da Fratellini’s) e se fanno uno spuntino a Milano non scendono sotto il livello di Armani Nobu o del Just Cavalli. Non disdegnano la musica di Itunes e i duty free shop di Mosca. Cosa c’entra con i treni che portano al lavoro tra mille ritardi i pendolari della Lombardia con i vagoni di Trenord, controllata da Fnm e Fs? Nulla. Però sono strisciate delle carte di credito del presidente di Fnm Norberto Achille: 70 mila euro in cinque anni, pagati con la carta aziendale del presidente di una società per azioni pubblica nella sostanza perché partecipata per il 57 per cento dalla Regione Lombardia e per il 14 per cento da Fs, cioè dal ministero dell’Economia, più un 3 per cento in mano a Aurelia (gruppo Gavio) e il resto flottante in borsa dove la società è quotata.
L’inchiesta del Fatto su Fnm continua. Ora le carte di credito dopo il generoso fondo cassa (2 aprile e 6 maggio scorsi). Non bastavano i 170 mila euro sperperati in multe con le auto aziendali, le migliaia di euro per scarpe Hogan, elettrodomestici e vestiti di marca. Non bastavano le tre tele da 17 mila euro in cerca di destinatario. Alle spese pazze del fondo cassa dobbiamo aggiungere le carte. La Procura ha acquisito gli estratti conto degli ultimi 5 anni dei vertici della società. Soprattutto Achille non ne esce bene. Questo manager, tra il ’97 e il ’98 assessore ai Trasporti del comune di Milano guidato da Albertini, è da 17 anni presidente di Fnm grazie a Forza Italia e Lega Nord. E resta al suo posto con Maroni presidente nonostante quello che Il Fatto ha scritto nelle scorse settimane. Né Salvini né Maroni gli hanno chiesto di dimettersi. All’assemblea dei soci del 25 maggio così si presenterà come un nobile Cincinnato dimissionario per essere sostituito da Andrea Gibelli, ex parlamentare leghista della prima ora, già indicato dal presidente della Regione Maroni per i suoi alti meriti: è diventato deputato a 27 anni e non ha mai presieduto una società come Fnm.
Il passaggio delle consegne potrebbe trovare un intoppo nel consiglio di amministrazione previsto per la prossima settimana. Il consiglio, composto da tre membri di area Lega, due area FI e uno (Salvatore Randazzo) in quota “Paternò-La Russa-FdI”, ad aprile ha incaricato un importante avvocato di presentare un report sulle possibili illegalità rilevate dal servizio audit interno. Al Fatto risulta che le due carte del presidente di Fnm Achille hanno speso circa 70 mila euro dal 2011 al 2015. In un mese, per esempio, la carta aziendale ha pagato 300 euro a un paio di siti di gioco on line, www.Bwin.it e www.pokervenice.com . Inoltre risultano spese anomale per circa 10 mila euro tra abbigliamento, cinema e tv (Sky e altro), informatica e carburante. Spesa anomala perché per l’auto aziendale Achille dispone già della carta carburante. Ci sono nella lista i migliori ristoranti di Milano, da Chatulle a La Pobbia, da Bice a I 4 mori. Frequenti i viaggi in Calabria (dove Achille aveva avuto un incarico dall’Anas per il collaudo della statale Ionica, finito nel mirino della Procura della Corte dei Conti); qualche strisciata a Mosca dove ha sede la banca Kmb nel cui board troviamo Achille. Abbondano le spese a Forte dei Marmi dove Achille ha una villa. C’è anche una puntata a Venezia. Harry’s Bar e Hotel Grand Canal.
I consiglieri regionali del M5s con in testa Stefano Buffagni hanno presentato tre interrogazioni sugli sperperi svelati dal Fatto e sulle assunzioni sospette in Fnm. Buffagni sta comprando azioni e sarà presente in assemblea il 25 maggio per mettere in difficoltà Achille e di riflesso Forza Italia e la Lega di Salvini e Maroni che lo lascia al suo posto. Per dare una sponda nazionale alla sua battaglia i parlamentari M5S hanno firmato un’interrogazione al ministro dell’Economia (che gli uffici della Camera non vogliono recepire) su una serie di assunzioni: “Michele Passamani: oggi responsabile relazioni esterne Fnm, Cv non pervenuto, militante di Forza Italia dal 1994 e fondatore del movimento giovanile Monza, ex consigliere e capogruppo FI; Giorgia Sclosa: oggi segretaria di Passamani precedentemente assistente di Presidenza di una concessionaria pubblicitaria (Visibilia, Ndr) de Il Giornale di Daniela Santanché; Emanuele Bottini: oggi impiegato (anche lui a tempo determinato come la Sclosa, ndr) nell’ufficio comunicazione di Fnm, precedentemente consigliere comunale di Busto Garolfo per Forza Italia vicino all’ex eurodeputato Mario Mantovani (attuale vicepresidente della Lombardia)”.
Achille dovrà spiegare molte cose. In quattro anni – secondo gli accertamenti interni – ha speso 30 mila euro per il telefonino. Risultano centinaia di euro in benzina ma le auto aziendali sono diesel e ci sono 100 mila euro di multe riferibili alle auto della presidenza, anche se non necessariamente usate dal presidente. Inoltre su circa 10 mila euro spese nei migliori ristoranti meno di tremila erano riferibili a giorni feriali; la domenica Achille diveniva uno Stakanov dei pranzi di lavoro. Tutte cose che i M5S potrebbero chiedere ad Achille in assemblea. E non si esclude la presenza di Beppe Grillo.
Da Il Fatto Quotidiano del 9 maggio 2015