Cinema

Festival di Cannes 2015, Louisiana di Roberto Minervini il quarto film italiano sulla Croisette

La pellicola è stata selezionata a competere in Un Certain Regard. Con la triade Garrone, Moretti e Sorrentino che concorre alla Palma d’oro, il regista rafforza la presenza tricolore alla kermesse francese e come Il Racconto dei racconti e Youth - La Giovinezza il docufilm è in lingua inglese

di Anna Maria Pasetti

È amatissimo da Thierry Fremaux, tanto che è stato lui a caldeggiarne personalmente la partecipazione nel 2013 al Festival di Cannes (fuori concorso) di Stop the Pounding Heart. Oggi Roberto Minervini, 45 anni da Fermo ma giramondo per scelta, è nuovamente atteso sulla Croisette con la sua nuova fatica, Louisiana, selezionata a competere in Un Certain Regard. Con la triade (Garrone, Moretti e Sorrentino) che concorre alla Palma d’oro, Minervini è il quarto italiano presente alla kermesse francese e come Garrone e Sorrentino vi partecipa con un film in lingua inglese.

Non che questa sia una novità per il talentuoso cineasta, attualmente residente in Texas ove ha scritto e girato la Trilogia del Texas composta da The Passage (2011), Low Tide (2012, presentato alla Mostra veneziana) e appunto Stop the Pounding Heart. Esempi estremi di “cinema del reale” che non scendono ad alcun compromesso ma che nascono dalla attenta ed empatica osservazione di comunità americane ad anni luce dal Sogno a stelle&strisce.

Sulla carta anche Louisiana (il cui titolo internazionale è The Other Side con cui sfilerà a Cannes il 21 maggio) condivide la radicalizzazione dello sguardo, essendo incentrato su una community umana residente ai margini da ogni benessere e regola scritta. È lo stesso Minervini – che coi suoi protagonisti passa parecchio tempo prima di raccontarli per immagini – a spiegare che “una volta arrivato in Louisiana ho scoperto un mondo e ci sono rimasto”. Un mondo il cui “60% delle persone è disoccupato, distrutto dall’anfetamina e dalla povertà”. Un paesaggio esistenziale di desolazione e degrado che riporta al suo interesse espresso nella Trilogia e che non si distanzia da quanto mirabilmente hanno raccontato anche Gianfranco Rosi con Below Sea Level o la brava cineasta americana Debra Granik in Un gelido inverno (2010), film che ricordiamo lanciò la carriera di Jennifer Lawrence, subito candidata all’Oscar. Anche senza aver visto il documentario, che Rai Cinema col Mibact hanno coraggiosamente sostenuto affiancandosi alla francese Agat Films & Cie e all’italiana Okta Film, possiamo immaginarci un’estetica di questa tipologia, ammantata dalla indiscussa sensibilità di Minervini, integralista di una profondità del racconto del Vero e del Poetico come pochi in circolazione. Dopo la presentazione sulla Croisette, Louisiana uscirà nelle sale italiane il 28 maggio grazie a Lucky Red.

Il trailer di Louisiana (The Other Side)

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