La proposta della Commissione Ue per una strategia integrale sull’immigrazione, che sarà presentata a Bruxelles mercoledì, prevede che i 28 Stati membri attivino un “meccanismo di distribuzione delle persone in chiara necessità di protezione internazionale” per dividere in modo “giusto ed equilibrato” i richiedenti asilo che si trovano già sul territorio comunitario. È quanto si legge nella bozza della proposta. Il presidente Jean-Claude Juncker vuole che il suo esecutivo proponga agli Stati membri un sistema di quote per ripartire su base obbligatoria i migranti. Secondo La Stampa, puntando sull’articolo 78.3 del Trattato, Junker preme per un meccanismo temporaneo di emergenza da definire entro giugno, in vista del piano definitivo per il 2016. Per il 2015 l’idea è quella di distribuire tra i vari Stati un “pacchetto” da 20 mila migranti, più altri 20 mila asilanti. Secondo La Repubblica, invece, la cifra oscilla tra i 10 e i 20 mila rifugiati attualmente ammassati nei centri di accoglienza di Italia, Malta e Grecia.
Questo meccanismo rientra nel cosiddetto “sistema di risposta di emergenza” già previsto dalle norme comunitarie e Bruxelles spiega che il criterio di redistribuzione si baserà su fattori come il Pil, la popolazione, il livello di disoccupazione e il numero dei richiedenti asilo. In base alla proposta, saranno gli Stati membri responsabili di verificare l’applicazione del meccanismo ma la Commissione Ue anticipa che, per completare questa misura immediata, alla fine del 2015 presenterà una proposta legislativa volta a stabilire un sistema “obbligatorio e di attivazione automatica” per la redistribuzione delle persone che necessitano di protezione internazionale nell’Ue quando si verifichino flussi massicci di immigrazione. E questo schema obbligatorio terrà conto degli sforzi già realizzati con carattere volontario dagli Stati membri, precisa la Commissione.
“L’intenzione è di introdurre un sistema di quote di reinsediamento dei richiedenti asilo nell’Unione europea”, hanno confermato oggi a Efe fonti comunitarie, aggiungendo che in ogni caso l’agenda sull’immigrazione che sarà presentata mercoledì includerà anche misure per lottare contro i trafficanti, consolidare la legislazione comunitaria sull’asilo e aprire canali per l’immigrazione legale. La Commissione Ue ipotizza anche che saranno attivati 50 milioni di euro aggiuntivi rispetto al previsto da parte dell’Unione europea per appoggiare glli Stati membri nel 2015 e 2016.
Secondo i dati di Eurostat, la Germania è il Paese dell’Ue in cui sono state presentate più richieste di asilo nel 2014 (il 32% del totale), seguito dalla Svezia (13% del totale), da Italia e Francia (entrambe 10%) e dall’Ungheria (7%), mentre in Spagna sono state presentate solo lo 0,5% di richieste sul totale. Queste richieste, però, hanno portato alla concessione dello status di rifugiati solo nel 20% dei casi in Germania, contro il 37% in Svezia e i 28% in Spagna. “Gli Stati membri dovranno mostrare solidarietà e raddoppiare i loro sforzi per dare assistenza ai Paesi in prima linea”, avverte la Commissione europea.
L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) ha chiesto all’Ue di accogliere 20mila rifugiati entro il 2020. “Alcuni Stati membri hanno già dato un contributo importante agli sforzi globali di risistemazione, però altri non hanno offerto nulla”, riconosce Bruxelles, che per questo mercoledì intende raccomandare la costituzione di uno schema europeo di ridistribuzione dei rifugiati che includa un numero concredo di posti per l’Ue, che finora non è stato determinato.