L'ex dirigente livornese del partito Andrea Auteri, passato al Movimento 5 Stelle, ha deciso di vendere al miglior offerente quella originale ("l'ho recuperata") e di distribuire pure alcune centinaia di repliche autografate a 10 euro l'una. "Il ricavato andrà ai malati di Sla". Intanto su Facebook lancia l'ultima provocazione: un flash mob a sedere nudo "in tutte le piazze d'Italia"
Utilizzò la propria tessera del Pd per pulirsi il sedere in segno di protesta contro la decisione del governo di apporre la fiducia sull’Italicum e dopo averla gettata nel water diffuse il video su Facebook, incassando migliaia di “mi piace” e di dimostrazioni di sostegno: ora l’ormai ex dirigente del Pd livornese Andrea Auteri ha deciso di mettere all’asta quella stessa tessera (“l’ho recuperata”) e di devolvere il ricavato della vendita ai malati di Sla. Ma c’è di più: “Di quella card sono state realizzate anche 100 copie con sopra la scritta ‘onestà‘ – aggiunge il 39enne al IlFattoQuotidiano.it – che venderemo a 10 euro: i soldi raccolti saranno distribuiti a persone anziane malate in difficoltà economica”. L’ex “renziano del primo minuto” – come si definisce lo stesso Auteri – attacca il Pd (“Di democratico non c’è più nulla, la fiducia sull’Italicum è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il Jobs act? Terribile”) e per le prossime elezioni regionali dichiara che voterà per il Movimento 5 stelle: “I Partigiani del 2015, gli unici che cercano davvero di cambiare il Paese”.
Dallo scorso 29 aprile, giorno di diffusione del video, la vita di Auteri è stata stravolta: “In questi giorni sto ricevendo migliaia di messaggi di sostegno da parte di simpatizzanti del Pd delusi dalle politiche del premier, ma soprattutto da parte di esponenti del Movimento 5 stelle. C’è stato ovviamente anche chi mi ha contestato duramente e chi ha cercato d’intimorirmi”. La raccolta delle offerte per la tessera originale – come spiega lo stesso Auteri su YouTube – si concluderà il prossimo 15 dicembre: “I soldi vorrei consegnarli entro Natale”. Quante persone potranno beneficiarne e cosa verrà acquistato? “Tutto dipende da quante risorse saremo in grado di raccogliere”.
Avrebbe piacere che fosse proprio un esponente grillino a offire di più per comprare la tessera “simbolo”? “In verità mi farebbe piacere che fosse Matteo Renzi ad acquistarla. Il mio è stato un gesto provocatorio per mettere in evidenza quanto sia stata tradita la missione originaria del partito: in realtà non c’è stata nessuna vera rottamazione“. Ora partirà anche la vendita delle varie repliche: “Saranno marchiate con la scritta ‘onestà’. Le somme raccolte saranno consegnate a soggetti che a causa delle politiche del governo non hanno neanche i soldi per pagarsi le medicine”. L’acquisto potrà avvenire anche on-line sul portale Indiegogo. Nessuna associazione sarà coinvolta: “Andrò personalmente io a distribuire i soldi a chi ne ha bisogno. Questa iniziativa dev’essere il più possibile limpida e trasparente, senza alcuna intermediazione”.
Il comportamento di Auteri aveva spinto la commissione territoriale del Pd (“gesto di pessimo gusto“) a formalizzare un provvedimento di espulsione: “Ma quale espulsione – aveva subito replicato il 39enne – sono io che me ne vado”. I rapporti tra Auteri e il Pd locale erano tesi da tempo. L’ex dirigente si era candidato a fine 2014 alle primarie per l’elezione del segretario territoriale, piazzandosi all’ultimo posto (5 i candidati in lizza) con il 3,9% dei voti. A spuntarla fu il 34enne Lorenzo Bacci, renziano di ferro, dal 2009 sindaco di Collesalvetti: Auteri non gli ha mai risparmiato pesanti critiche (nel mirino soprattutto l’avanzamento di carriera in “Collecoop” nei due mesi precedenti la sua prima elezione a sindaco) e a quanto si capisce Bacci avrebbe anche sporto una denuncia per diffamazione. L’ex dirigente però tira dritto: “La piovra a confronto della classe dirigente Pd è una giacchettata”.
Dal proprio profilo Facebook Auteri lancia infine una nuova provocazione, un flash-mob a sedere nudo “in tutte le piazze d’Italia”: “Fate fac-simili delle tessere – è l’invito – e a ogni manifestazione puliamoci il culo davanti alle tv”.