Il megayacht di 62 metri fu stato sequestrato mentre a bordo c’erano Elisabetta Gregoraci, il figlio e oltre 20 membri del’equipaggio, ed è ancora sotto sequestro. “Non sono un evasore - aveva detto Briatore il 28 gennaio 2014 durante l'udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini - pensavo di essere in regola. Se la Guardia di Finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi”
Quattro anni di reclusione per Flavio Briatore. Lo hanno chiesto i pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno al processo che, a Genova, vede imputato l’imprenditore insieme ad altre quattro persone per reati fiscali riguardanti il noleggio del mega yacht “Force Blue“, sequestrato nel 2010 al largo di La Spezia dalla Guardia di Finanza.
Secondo l’accusa sarebbe stata simulata un’attività commerciale di noleggio che avrebbe consentito di utilizzare l’imbarcazione, iscritta in un paese extracomunitario e di proprietà della Autumn Sailing Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche, per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all’importazione per 3,6 milioni di euro. L’imprenditore era stato indagato a vario titolo con tre amministratori (che si sono avvicendati nel tempo) della società Autumn Sailing Limited e con il comandante dello yacht, per il mancato pagamento dell’Iva.
I pm, nella loro richiesta di giudizio, sostenevano che Briatore, oltre a essere armatore e proprietario dello yacht, era anche amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited. L’altra accusa formulata dagli inquirenti nei confronti di Briatore, del comandante (anche rappresentante-procuratore della stessa società) e di due amministratori è quella di aver destinato il carburante come esente dalle accise mentre avrebbe dovuto essere soggetto alle imposte. Complessivamente si sarebbe trattato di circa 900.000 litri di carburante adoperati in diverse occasioni che avrebbe procurato un vantaggio di oltre 1,48 milioni.
Infine Briatore, il comandante e due amministratori erano stati accusati di “aver indotto in errore i fornitori delle prestazioni” sul fatto di trattare con una società realmente esistente e commerciale, facendo emettere le fatture relative a operazioni soggettivamente inesistenti.
Il megayacht di 62 metri fu sequestrato mentre a bordo c’erano Elisabetta Gregoraci, moglie di Briatore, il figlio e oltre 20 membri del’equipaggio, ed è ancora sotto sequestro. “Lo yacht ha solo fatto attività di noleggio. Non sono un evasore – aveva detto Briatore il 28 gennaio 2014 durante l’udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini – pensavo di essere in regola. Se la Guardia di Finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi”.
L’accusa ha chiesto 3 anni e 10 mesi ciascuno per il comandante Ferdinando Tarquini e per Laurence Eckle Teyssedou, uno degli amministratori che si sono avvicendati nella società Autumn Sailing Limited, proprietaria dello yacht; 3 anni e 6 mesi per Dominique Warluzel nella sua qualità di amministratore e legale rappresentante della stessa società dal febbraio 2008 e 3 anni per Maria Pia De Fusco, amministratore unico della Autumn Sailing dall’aprile 2006 al febbraio 2008. I pm hanno chiesto per tutti l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e l’interdizione temporanea della professione di comandante di nave per Tarquini. Hanno anche chiesto la confisca dello yacht.