È stato domato l’incendio divampato nella notte tra il 12 e il 13 maggio a bordo del traghetto ‘Francesca’ della linea Adria Ferries diretto a Durazzo, in Albania. L’imbarcazione, che era partita da Bari, è rientrata nel porto del capoluogo pugliese trainata da un rimorchiatore. Nessun ferito tra le 250 persone a bordo, tra cui 50 membri dell’equipaggio. Sul traghetto erano presenti anche una cinquantina di italiani.
Le fiamme sono scoppiate nella sala macchine, mentre il traghetto si trovava a sette miglia dalla costa pugliese. L’incendio è stato subito tenuto sotto controllo e poi spento da personale di bordo. Scattato l’allarme, sono state preparate le scialuppe. Non è stato però dato l’ordine di abbandono della nave perché le operazioni di spegnimento delle fiamme erano in corso. Appena è stata segnalato l’incendio, ‘Francesca’ è stata raggiunta da tre mezzi della Capitaneria di porto di Bari, da vedette della Guardia di finanza e dei Vigili del fuoco. La nave è stata poi rimorchiata e riportata in Puglia.
I passeggeri, con ogni probabilità, verranno trasferiti su un’altra nave che permetterà loro di arrivare in Albania. Accompagnati da bus navette del porto di Bari, stanno raggiungendo il terminal traghetti dove, su richiesta della Procura di Bari, saranno identificati da uomini della Polizia di Frontiera.
Sulla vicenda la Procura di Bari ha aperto un’indagine per incendio colposo, per il momento a carico di ignoti. L’inchiesta è coordinata dai pm Fabio Buquicchio e Grazia Errede. Sequestrati parte della nave (la sala motori, danneggiata dalle fiamme, e il fumaiolo), tutta la documentazione di bordo e l’hard disk della scatola nera. Stando ad una prima ipotesi investigativa ad originare il rogo sarebbe stata una dispersione di nafta.
Le testimonianze
Uno dei passeggeri italiani del traghetto, Vittorio Guida, parla dell’esperienza in questi termini: “Non credo che prenderò ancora una nave di quella compagnia per la qualità bassissima, quasi inesistente. La barca è vecchissima, obsoleta, è normale che i motori brucino, è inaccettabile”. L’ uomo continua così: “Siamo stati svegliati dal personale di bordo che è venuto a bussare dicendoci di fare in fretta ad uscire dalla cabine per andare sul ponte. Ci hanno fatto indossare i giubbotti di salvataggio, pronti per scendere sulle scialuppe. Non abbiamo visto le fiamme ma la puzza del fumo c’era. Ci sono venuti in soccorso un’altra nave e la Capitaneria di Porto. Poi ci hanno detto che fortunatamente l’incendio era stato spento nella cabina macchine e quindi l’emergenza è rientrata. La paura di parecchi c’è stata e qualcuno ha avuto malori“.
Un altro racconto è questo: “A bordo abbiamo ricevuto massima assistenza ma adesso siamo stanchi. Ci hanno bloccato sulla nave per ore e alcune donne si sono sentite male”.