Dopo le rivelazioni del Fatto Quotidiano sulle pressioni che avrebbero ricevuto i giudici popolari della Corte d’Assise di Chieti per il processo della megadiscarica della Montedison, il primo cittadino La Gatta: "Era chiaro che ci fosse sotto qualcosa". M5S: "Chiediamo un'ispezione ministeriale". Forum H20: "Valutiamo esposto"
“Riaprire il processo subito”. Il sindaco di Bussi Salvatore La Gatta interviene dopo le rivelazioni del Fatto Quotidiano sulle pressioni che avrebbero ricevuto i giudici popolari della Corte d’Assise di Chieti per il processo della megadiscarica di Bussi sul Tirino della Montedison e che ha visto assolti tutti i 19 imputati. “Ci era chiaro da subito”, attacca il primo cittadino, “che sotto ci fosse qualcosa. Lo Stato non si vuole far processare e io l’ho detto il giorno della sentenza e per decenni la Montedison era dentro lo Stato. Ora mi piacerebbe vedere una diversa volontà politica: non solo sul fronte della bonifica della discarica, che è urgente. La Montedison deve fare il suo dovere, ma anche lo Stato”.
Intanto il deputato di Pescara del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca ha annunciato che depositerà un’interrogazione in Parlamento per chiedere un’ispezione ministeriale. “Sto vomitando”, ha commentato. “E’ chiaro che la mia fiducia nei confronti della magistratura comincia a vacillare”. Poi la richiesta del gruppo M5s in Parlamento: “Chiediamo che vengano inviati con urgenza gli ispettori del ministero della Giustizia presso il Tribunale di Chieti per capire cosa sia successo e di chi siano le responsabilità. Bisogna accertare se vi siano state indebite pressioni affinché il verdetto fosse pilotato verso il disastro colposo così da far scattare la prescrizione”.
Sulla questione è intervenuto anche Augusto De Sanctis del Forum H20: “Se le fonti anonime, presentate come due giudici della giuria popolare del Fatto Quotidiano confermano quanto dichiarato al giornale ci troveremmo di fronte ad un fatto di gravità inaudita. Stiamo parlando di un processo con un potenziale impatto economico di miliardi di euro, della qualità della vita di centinaia di migliaia di persone e dello stato dell’ambiente di un’intera vallata. Stiamo già valutando con i nostri avvocati un eventuale esposto”.