Il titolo del comunicato stampa diffuso oggi è significativo: “Toyota e Mazda fanno squadra per fare macchine migliori”. La nuova collaborazione di lungo termine dovrebbe infatti permettere di “migliorare i prodotti e le tecnologie delle due aziende, col risultato di auto più attraenti”. Dopo la stretta di mano fra i due capi, Akio Toyoda e Masamichi Kogai, ora un comitato congiunto valuterà come utilizzare al meglio i rispettivi punti di forza. Mazda dovrebbe mettere sul piatto la tecnologia Skyactiv utilizzata sui motori diesel e benzina, oltre alla costruzione leggera delle carrozzerie. Inoltre, dovrebbe dare una mano nella gestione del design. Toyota condividerà le conoscenze sugli ibridi plug-in e le auto fuel cell a idrogeno. In passato, i due costruttori hanno già collaborato fra loro: Toyota fornisce il propulsore della variante ibrida della Mazda3 (non disponibile in Europa) e Mazda produce un modello del marchio Scion (gruppo Toyota) nel suo impianto messicano. Inoltre, i due costruttori giapponesi lavorano con altri gruppi: Toyota e BMW su motori e idrogeno, Mazda concede la base meccanica della MX-5 alla Fiat. E se la condivisione di tecnologie e componenti è utile al primo costruttore mondiale, diventa essenziale per la più piccola Mazda che, da quando si è resa indipendente dalla Ford, deve sostenere da sola tutti i costi di sviluppo.