Associazioni e onlus attendevano da oltre 600 giorni di conoscere le somme che i contribuenti hanno deciso di destinare loro con la dichiarazione dei redditi di due anni fa. E hanno sollecitato l'Agenzia sui social con l'hashtagh #fuorileliste. In serata sul sito sono comparsi gli elenchi di ammessi ed esclusi e le cifre
E alla fine gli elenchi sono saltati fuori. Dopo una giornata di protesta via web su Facebook e Twitter con l’hashtagh #fuorileliste, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul suo sito i beneficiari del 5 per mille per l’anno 2013 e gli importi ricevuti da ognuno degli enti che hanno chiesto di accedere al contributo volontario. “Le tempistiche relative alla pubblicazione degli elenchi del 2, 5 e 8 per mille sono regolate da diverse normative”, si legge nel comunicato delle Entrate, e “per garantire la corretta ripartizione delle somme relative al 5 per mille l’Agenzia ha dovuto effettuare approfondimenti su alcuni soggetti” che “si sono conclusi solo oggi”. Spiegazione dovuta, considerato che, come si leggeva nella lettera aperta comparsa sul blog della Scuola di fundraising di Roma, sono ormai “passati più di 600 giorni da quando i donatori hanno destinato il loro #5×1000 del reddito alle organizzazioni del #terzosettore”.
Di qui la campagna di associazioni e onlus, che hanno accusato l’agenzia guidata da Rossella Orlandi di “un ritardo ingiustificabile sotto ogni aspetto. E soprattutto un ritardo che produce un danno enorme non solo per noi ma soprattutto per le cause che sosteniamo e per i beneficiari della nostra azione sociale”, visto che “molti dei nostri progetti possono essere finanziati con le anticipazioni bancarie” e “il ritardo nella pubblicazione non ci permette di attivarle e non ci permette di programmare gli investimenti nei nostri progetti”. In effetti l’anno scorso i dati (quelli sul 2012) erano stati resi noti il 9 aprile e in precedenza gli elenchi non erano mai usciti oltre il 4 maggio. Su Twitter, poi, molti hanno fatto notare come al contrario il 2 per mille ai partiti fosse già stato ripartito. Quanto all’8 per mille, invece, il periodo di “latenza” tra firma e assegnazione dei fondi è di tre anni, ma la sola Chiesa cattolica in virtù di un accordo ad hoc riceve un anticipo dallo Stato che è poi oggetto di conguaglio quando le scelte vengono rese noto. Insomma, trattamenti molto differenziati.
Alla protesta #fuorileliste ha aderito anche il Forum del terzo settore, che giovedì mattina ha fatto sapere di aver “sollecitato il direttore generale del Terzo settore presso il ministero del Lavoro rispetto alla tempistica di pubblicazione degli elenchi dei beneficiari del 5 per mille anno 2013″ e “ricevuto come risposta che il ritardo è dovuto a un approfondimento sui requisiti di alcuni soggetti da parte dell’Agenzia delle Entrate, con assicurazione che gli elenchi saranno resi pubblici la prossima settimana“.
In serata la risposta dell’Agenzia. Che nel frattempo aveva pubblicato sul suo sito delle liste provvisorie degli aspiranti alla ripartizione dei fondi per il 2015. Il numero dei potenziali beneficiari è salito a 49.967, quasi mille in più rispetto alle 49.071 richieste dell’anno scorso. Anche quest’anno in testa alle richieste si conferma il mondo del volontariato, con 41.343 iscritti. Seguono le associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni ai fini sportivi, con 8.094 aspiranti, gli enti della ricerca scientifica e dell’Università, con 424 potenziali beneficiari in lista, e quelli della salute, con 106 domande.