Nessuna italiana in finale di Europa League, a Varsavia. Napoli e Fiorentina piegano la testa davanti a Dnipro e Siviglia. Se per i Viola era necessaria un’impresa per ribaltare il 3-0 dell’andata, gli Azzurri cercavano un gol in Ucraina per volare in Polonia. Al Franchi, il sogno è svanito dopo 21 minuti, quando Bacca ha segnato il vantaggio andaluso, prima del raddoppio finale di Carrizo. All’Olympiyskiy, invece, i ragazzi di Benitez non sono riusciti a segnare e hanno subito il gol di Seleznyov per il definitivo 1-0.

Il Napoli non punge e subisce gol sotto la pioggia di Kiev
Chi si aspettava un Dnipro in versione catenacciara si è dovuto subito ricredere. Sotto la pioggia incessante di Kiev, gli undici di Markevyč concedono pochissimo a un Napoli offensivo solo sulla carta, ma che non è quasi mai riuscito a pungere la difesa degli ucraini. Fuori Hamsik, Rafa Benitez opta per una formazione offensiva, con Callejon, Gabbiadini e Insigne alle spalle di Gonzalo Higuain.

Il risultato, però, è una sola occasione da gol fallita proprio dal Pipita. Poi tanta lotta a centrocampo, su un terreno pesante, con troppi errori da parte della mediana partenopea che innescano i contropiedi di Konoplyanka e compagni. E proprio dai piedi del talentuoso numero dieci del Dnipro nasce, nel secondo tempo, l’azione che porta la squadra di Dnipropetrovs’k in vantaggio: uno contro uno sulla fascia, cross morbido di Konoplyanka, Seleznyov si abbraccia con Britos in area e riesce a deviare la palla alle spalle di Andujar.

Il Napoli si getta in avanti e Benitez mette dentro un ispirato Mertens che tenta di scardinare la solida difesa degli ucraini. Inutile, però, l’arrembaggio degli Azzurrri che giocano a una porta per il resto della gara, riuscendo raramente, però, a impensierire il portiere degli ucraini.

A Firenze, il sogno dei viola svanisce dopo 21 minuti
In un Franchi caldissimo, ci pensa il Siviglia a raffreddare subito l’atmosfera che ha portato più di 35mila tifosi fiorentini a sostenere i ragazzi di Vincenzo Montella. La voglia di impresa ha caratterizzato l’ultima settimana nel capoluogo toscano e gli undici scelti dall’Aeroplanino hanno da subito mostrato di crederci. Fuori Gomez, dentro Ilicic, per un tridente veloce e dai piedi buoni, con Salah e Joaquin che hanno supportato il bosniaco e un centrocampo di fantasisti come Pizarro, Borja Valero e Mati fernandez.

I problemi per la Fiorentina, però, arrivano quando sono gli andalusi ad attaccare: i Viola si gettano da subito inavanti e solo un miracolo di Sergio Rico che, al ’16, respinge un colpo di testa di Gonzalo Rodriguez evita l’immediato vantaggio viola. Passano 5 minuti e al Franchi cala il gelo: punizione laterale del Siviglia, palla bassa in mezzo all’area piccola, incertezza del reparto difensivo e tap-in vincente di Bacca. Altri cinque minuti e gli spagnoli raddoppiano. Altra incertezza di Borja Valero che si fa scappare l’uomo, palla invitante per Carrizo in mezzo all’area piccola e eltro tap-in vincente. Siamo sul 2 a 0, con il Franchi ammutolito che inizia a fischiare la squadra. A questo punto servirebbero sei gol alla Fiorentina per fare le valigie per Varsavia. Le occasioni non mancano (saranno 16 alla fine della gara) ma il destino sembra aver deciso, come sul rigore sbagliato da Ilicic, che la porta del Siviglia deve rimanere inviolata.

Twitter: @GianniRosini

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