“Senza radicali correzioni al ddl Scuola, il mio percorso nel Pd è concluso“. Stefano Fassina, in sala stampa a Montecitorio, commenta così l’iter parlamentare della ‘Buona Scuola’. E ai cronisti che gli ricordano che il premier e segretario del Pd, matteo renzi, ha già detto che ‘Se va via Fassina è un problema suo”, Fassina replica: “Sì ho notato lo stile e non mi sorprende. Invito a non badare al sottoscritto, ma a considerare che una fetta importante e significativa del nostro popolo è già andata via“. Poi, rispetto alla riforma della Scuola, Fassina dice: “Ci sono stati dei cambiamenti al testo, perché – spiega – il presidente del Consiglio teme la caduta di consenso del Pd, ma l’impianto rimane inalterato con la chiamata diretta da parte dei presidi degli insegnanti. Va, invece, previsto un piano pluriennale di assunzioni per i precari abilitati che, altrimenti, si ritroverebbero in mezzo alla strada”. Fassina ha anche raccolto l’appello dei sindacati, confermamdo la sua partecipazione domani al Pantheon contro il ddl scuola di Manolo Lanaro
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