Era stato chiamato a testimoniare al processo per la strage di Viareggio e per la quinta volta non si è presentato, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, candidato Pd per il bis. A chiamarlo al banco dei testi è stata proprio l’avvocatura della Regione, ma la sua deposizione è sempre saltata per impegni istituzionali. L’ultima volta ieri, 13 maggio: si trovava a Roma a firmare l’ennesimo protocollo per l’Autostrada Tirrenica. Rossi avrebbe dovuto spiegare le perdite che la Regione ha subito per l’incidente ferroviario del 2009 costato la vita a 32 persone: danni d’immagine e alle infrastrutture per oltre 2 milioni di euro.
Il processo, che si celebra a Lucca, andrà avanti senza la sua testimonianza, come deciso dal presidente del tribunale Gerardo Boragine. “Processualmente non è che fosse rilevante la sua testimonianza. Ma da parte di Rossi, presidente della Regione e commissario straordinario che ha gestito i soldi per la ricostruzione, ci aspettavamo un po’ di solidarietà. E’ il gesto, la correttezza civile che è completamente mancata. Rossi non viene al processo ma trova il tempo di andare sul treno a vapore con l’imputato Mauro Moretti” afferma a ilfattoquotidiano.it Daniela Rombi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime Il Mondo che Vorrei, che nella strage ha perso la figlia Emanuela Menichetti di 21 anni. La Rombi ha deciso di protestare all’ospedale Versilia, a Lido di Camaiore, dov’era in programma una visita di Rossi. Qualche scambio di battute col presidente in un auditorium. “C’è stato un errore di chi ha fatto l’agenda” ha spiegato Rossi che ha ricordato l’impegno economico della Regione nel pagare il perito. “I soldi sono tanto, ma non sono tutto. Avrebbe dovuto esserci ieri. Conta sentire la vicinanza delle istituzioni” è stata la replica di Rombi.
Da Firenze la presidenza della Regione assicura di non aver abbandonato le famiglie delle vittime del disastro di 6 anni fa: “Abbiamo dimostrato la nostra solidarietà costituendoci parte civile e nominando un perito finanziato da noi, che paghiamo 25mila euro. La Regione per la strage di Viareggio ha amministrato 27,5 milioni di euro. Sono stati i presidenti della Regione, Claudio Martini fino al maggio 2010 e Enrico Rossi fino al giugno 2013, a essere stati nominati dal governo commissari straordinari, incaricati di gestire in contabilità speciale i 10 milioni di euro della “legge Viareggio”, la numero 106 del 7 luglio 2010, stanziati a risarcimento parziale per i feriti gravi e gravissimi e gli eredi delle vittime; i 15 milioni di euro dell’ordinanza 3800 del 6 agosto 2009 della presidenza del Consiglio dei ministri, usati per la ricostruzione delle case e delle strade; i 2,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per il primo soccorso, l’accoglienza e per le imprese distrutte. “Al contrario dello Stato e del Comune di Viareggio – ricordano ancora da Firenze interpellati da ilfattoquotidiano.it – la Regione Toscana ha rifiutato l’offerta fatta dalle compagnie assicurative del gruppo di Ferrovie dello Stato, pari a 2,5 milioni di euro. Così facendo ci siamo costituiti parte civile e siamo entrati nel processo penale. La Regione non ha fatto alcuna ulteriore richiesta di indennizzo, ma la farà, per danni morali oltre che materiali, alla fine della fase dibattimentale. E chiederemo sicuramente più di quanto sia stato offerto”. La Regione aggiunge che “all’indomani della strage siamo intervenuti con una campagna pubblicitaria per rilanciare la Versilia: i turisti erano spaventati. Inoltre abbiamo impiegato 2,5 milioni di euro di fondi nostri per il primo soccorso, l’accoglienza e le aziende danneggiate. La Regione si è impegnata perché fosse data una interpretazione più estensiva della legge Viareggio, che era partita con parametri restrittivi. Da ultimo, tre mesi fa siamo intervenuti nominando e pagando il perito di parte, il professor Marco Boniardi, ordinario di metallurgia al Politecnico di Milano. Avrebbe dovuto pagarlo lo Stato, ma si è tirato indietro. E il Comune di Viareggio è in dissesto. Perciò ci abbiamo pensato noi. L’impegno della Regione Toscana per Viareggio è una delle cose di cui possiamo andare fieri“.