“Voglio fare il barista. È bello stare dietro a un bancone e servire i clienti”. Oltre cento studenti, provenienti da diversi di istituti professionali, si sono sfidati oggi a Torino per il Regio Cappuccino, la competizione giunta quest’anno alla nona edizione. Gli aspiranti banconisti, tutti tra i 16 e i 18 anni, si sono sfidati a serie alternate di tre cappuccini. A giudicarli barman professionisti e proprietari delle più importanti caffetterie cittadine. “È un lavoro che richiede sacrifici – spiega Giovanna, terza classificata, nata in Italia ma di origini cinesi – si lavora quando tutti gli altri sono in vacanza”. Piccoli premi in denaro per i vincitori, ma anche la possibilità di mettersi in mostra davanti ai futuri datori di lavoro. Anche se molti ragazzi già guardano all’estero come sbocco lavorativo immediato di Cosimo Caridi
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