"Prima cercavo di nascondermi, mi vergognavo - ha raccontato il 22enne ucraino a FQ Magazine - La moda invece è sempre alla ricerca di qualcosa di alternativo alla bellezza regolare e io ricevo molti complimenti nel mio ambiente. Questo lavoro mi ha dato il coraggio di accettarmi ed essere sereno con me stesso e io sono grato per questo". E quanto al tipo di impegno richiesto in passerella ha aggiunto: "Lavoro sia come modella, mettendo tacchi e trucco, sia come modello, andando il più naturale possibile"
Ha attratto molti sguardi ancheggiando di schiena con i suoi lunghi capelli biondi nello spot di una famosa casa automobilistica. Solo alla fine, girandosi, rivelava un viso molto delicato e femminile ma un corpo da uomo. “Questo è il bello della mia vita, che sfugge a qualsiasi definizione, per me è uguale essere chiamato ‘lei’ o ‘lui’, non mi offendo e non c’è nessuno al mondo che potrebbe mai costringermi a definire chi sono”. Stav Strashko, modello androgino di 22 anni, non ama le etichette. E proprio la sua natura androgina è stata la chiave di volta per far decollare la sua carriera: partito quando era piccolo dall’Ucraina, è cresciuto in Israele e ora sfila per case di moda internazionali e posa per marchi molto famosi come Diesel e Thom Browne.
Tutto, però, è iniziato un po’ per caso: “Ero un ragazzo come tutti, pieno di piercing – racconta Stav -. Stavo passeggiando per una piazza e sono stato fermato da un direttore creativo molto famoso che mi ha chiesto se lavorassi già per qualche agenzia. All’inizio ho dovuto combattere contro le resistenze di mia madre che era preoccupata per l’ambiente in cui avrei lavorato, ma una settimana dopo – spiega – mi sono ritrovato a posare per uno dei maggiori fotografi israeliani”.
La passerella diventa anche il modo in cui Stav Strashko riesce ad affermare se stesso in maniera sincera. “Sono stato attratto dai vestiti femminili e dal make up sin dalla tenera età, ma era un segreto, pensavo che sarei sembrato ridicolo. L’ho accettato davvero solo quand
o ho iniziato a lavorare nella moda: ho capito che potevo davvero sembrare una donna. Finalmente mi sono sentito libero di essere me stesso. Prima cercavo di nascondermi, mi vergognavo. La moda invece è sempre alla ricerca di qualcosa di alternativo alla bellezza regolare e io ricevo molti complimenti nel mio ambiente. Questo lavoro mi ha dato il coraggio di accettarmi ed essere sereno con me stesso e io sono grato per questo”, rivela.
Molti lo paragonano ad Andreja Pejic, bellissima stella transgender delle passerelle che si è sottoposta a un’operazione per cambiare sesso, ma Stav non è d’accordo. “Io sono molto orgoglioso di lei e delle sue scelte, ma non sto pensando a niente del genere: sono molto felice del mio corpo per il momento. Se in un futuro questo dovesse cambiare, potrei pensarci, ma per ora va bene così. Alcuni – prosegue Stav – mi dicono ‘se sei un uomo che si sente una donna allora devi seguire tutto il percorso, devi fare un’operazione per il cambiamento di sesso’. Ma il genere è una questione complicata: io non mi definisco un transgender, ma so bene cosa si passi a livello interiore. Non voglio fare nessun cambiamento, mi sento abbastanza femminile e penso che le persone debbano rispettare le mie scelte”.
Non è certamente una modella comune Stav Strashko: “Lavoro sia come modella, mettendo tacchi e trucco, sia come modello, andando il più naturale possibile. Spesso quando mi presento ai casting come modella non si capisce che sono un uomo finché non parlo, ma chiunque lavora con me sa benissimo chi sono: non lo nascondo mai”.
Nella sua carriera Stav Strashko ha dovuto superare anche dei pregiudizi: “Quando ho iniziato, l’unica persona che credeva in me era il direttore creativo che mi ha scoperto, tutti gli dicevano che non avrei avuto alcun successo e che il mercato israeliano non era fatto per me. Mi dicevano lo stesso dell’Italia, ma poi è andata diversamente”. Ma è stato l’amore, oltre il lavoro, a portare Stav nel Belpaese due anni fa: “Il mio fidanzato, con cui ho una relazione da tre anni, studia medicina a Milano (città in cui Stav lavora con l’agenzia Elite, ndr). Un giorno ho semplicemente detto: “Al diavolo, amo questo ragazzo, mi trasferisco con lui”.
Nonostante il successo raggiunto, però, Stav non ha voglia di fermarsi: “Vorrei recitare, credo sia più divertente che lavorare solo nella moda. Ho già esperienza come attore in alcune serie tv, ma solo in Israele, vorrei andare negli Stati Uniti”. Non solo. Alcune voci parlano di una sua possibile partecipazione all’edizione israeliana del Grande Fratello: “Non posso rivelare niente – specifica -. Posso solo dire che mi vederete presto sul piccolo schermo. Sto anche progettando di tornare in Italia e fare qualcosa in tv lì, magari un reality show. Amo molto il vostro Paese, sto anche studiando l’italiano”. Alla grande dedizione al lavoro, si aggiunge la voglia di impegnarsi in prima persona: “Vorrei anche essere un ambasciatore per i diritti dei transgender – conclude Stav -. Oggi se ne parla molto, ma la maggior parte delle persone ancora non capisce. Vorrei cambiare le cose”.