Che fine fanno i minori non accompagnati che arrivano in Italia sui barconi provenienti dal Nord Africa? Quale futuro li attende una volta giunti nel nostro Paese? Stamattina è arrivata a Reggio Calabria una nave piena di bambini. Duecento quelli sbarcati dalla motonave militare ‘Espero’, sulla quale, complessivamente, sono arrivati 617 migranti partiti dalla Libia e provenienti dal centro Africa (Burkina Faso, Costa d’Avorio, Eritrea, Gambia, Guinea, Mali, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Somalia e Sudan). I bambini accompagnati dai genitori sono stati già trasferiti in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell’Interno. Con le loro famiglie, infatti, partiranno presto verso la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, le Marche e la Toscana. Novanta, invece, rimarranno in Calabria. Tra questi anche diversi minori non accompagnati che saranno ospitati nei prossimi giorni in un centro di prima accoglienza. Interessato il Tribunale dei Minori e avviate le pratiche per la loro sistemazione, questi bambini finiranno in apposite strutture gestite dal ministero dell’Interno. “Rimarranno lì fino a 18 anni e 6 mesi – spiega una volontaria di un’associazione che oggi era al porto di Reggio per prestare le prime cure ai migranti – dopo di ché dovranno lasciare il centro perché, grazie a un percorso di integrazione, dovrebbero essere in grado di sostenersi. La misura che si adotta più spesso, però, è quella degli affidi e delle adozioni” di Lucio Musolino
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