“Quella frase non l’ho detta. Il verbale non l’ho firmato, l’ho visto ma sul uno può scrivere quello che vuole, andremo a fondo e vedremo”. Lo ha detto il Presidente della Lega calcio dilettanti Felice Belloli in riferimento alla presunta dichiarazione discriminatoria sul calcio femminile (“Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche” ndr) intervenuto oggi in diretta a Radio 105 nella trasmissione “Benvenuti nella Gungla” nata da un’idea di Sergio Bertolini, condotta da Gianluigi Paragone, Mara Maionchi e Ylenia. “Chi ha detto che io sarò costretto a dimettermi? Io tirerò dritto. Siccome da quando sono lì ho verificato che di soldi non ce ne sono più, ho solo detto, due mesi, fa che non si possono dare finanziamenti a pioggia perché non servono a niente. Tutto ciò è documentato, neanche Tavecchio si ricordava che avevo questa posizione, poi gliel’ho ribadito e anche lui concordava. Piuttosto – ha continuato Belloli – diamo i soldi alle società di calcio femminile che fanno la scuola calcio”. Il Presidente della Lega Dilettanti a Radio 105 ridimensiona la polemica: “Ma quale polverone, questo non è polverone. A chi crede che io lascerò l’incarico rispondo che le dimissioni posso darle anche domani mattina, ma non per queste cose qua, io sono tranquillo” ha concluso Belloli di Gisella Ruccia
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