Dice di essere fuori dalla politica, ma costretto a restare. Silvio Berlusconi si presenta al comizio di Saronno, in provincia di Varese e parla del suo ruolo all’interno del partito dopo gli attacchi delle ultime ore del deputato critico di Forza Italia Raffaele Fitto: “Ormai”, ha detto, “sono fuori dalla politica, sono soltanto qualcuno con un grande senso di responsabilità nei confronti del mio Paese”. E poco dopo da Lecco ha aggiunto: “Nel nostro Paese la democrazia è sospesa”.
All’arrivo in piazza a Saronno c’è stato anche un fuori programma: un uomo ha tentato con fare minaccioso di avvicinarsi al leader di Forza Italia, subito fermato dalle forze dell’ordine. “Volevano aggredire uno di noi, se non addirittura il presidente Berlusconi”, ha detto la compagna Francesca Pascale. L’uomo è stato identificato e interrogato in caserma dai carabinieri che, infine, lo hanno arrestato. Per ora non avrebbe fornito particolari spiegazioni sui motivi del suo gesto. L’uomo, che non risulterebbe vicino all’area antagonista, verrà processato domani mattina per direttissima al Tribunale di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il carabiniere colpito durante il parapiglia ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni.
“Vedo”, ha detto Berlusconi durante il comizio, “nel sogno di trasformare la maggioranza numerica degli italiani (e che sia una maggioranza non si discute) in maggioranza politica organizzata l’unica possibilità per poter dare all’Italia quei cambiamenti di cui abbiamo bisogno”. Il commento di Raffaele Fitto è arrivato puntuale: “Un leader politico, se ama le idee, il suo Paese e il suo schieramento, dovrebbe sapere quando fare un passo indietro. Berlusconi preferisce invece distruggere tutto e perfino autorottamarsi. E’ un finale malinconico. Peccato, non sarà ricordato bene. Auguri umanamente a lui, credo ne abbia bisogno. Politicamente, invece, rappresenta un capitolo chiuso“.
L’ex presidente della Regione Puglia ha colto l’occasione per proseguire lo scambio di accuse personali con l’ex Cavaliere: “Questi insulti e bugie neanche meriterebbero risposta. Mi limito a un solo cenno: per due anni ho rifiutato, come tutti sanno, le sue pressanti proposte di nomine e incarichi di partito, proprio perché lo invitavo a scegliere in positivo la democrazia, le primarie, una libera competizione di persone e di idee, come accade nei grandi partiti occidentali. Ha detto sempre e solo no. Ora raccoglie quello che ha seminato”.
Il leader di Forza Italia ha spiegato che se dovesse fallire l’obiettivo di riunire i moderati in una unica formazione politica “l’Italia andrebbe avanti così, come un Paese difficilmente governabile e senza quella possibilità di modernizzazione che invece è assolutamente indispensabile”. Riferendosi all’impegno di Angelino Alfano di riunire i moderati (“non può essere Forza Italia, saremo noi a farlo”, ha detto il ministro dell’Interno), invece, Berlusconi ha detto: “Auguri, ciascuno dice quello che vuole“.
L’ex premier ha commentato l’annuncio di Renzi sul bonus da 500 euro ai pensionati come “risarcimento” dopo la sentenza della Consulta: “L’iniziativa di Renzi sulle pensioni è assolutamente inaccettabile. La sentenza della Consulta è stata chiara, bisogna restituire a tutti i pensionati quello che a loro è stato tolto e che la Corte ha giudicato non corretto”.