“La frase di Felice Belloli sulle lesbiche nel calcio femminile? Non è la prima volta che la pronuncia, la disse anche un mese fa“. Lo rivela ai microfoni dell’emittente radiofonica Retesport Artemio Scardicchio, dirigente della Res Roma e responsabile del network CalcioInRosa.it, ribadendo quanto dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Scardicchio racconta l’episodio, avvenuto durante una riunione di beach soccer: “Fu chiesto a Belloli se intendeva sovvenzionare una tappa di solo beach soccer femminile. E lui, coi suoi soliti modi di fare, rispose: ‘Sapete che quando chiedete soldi per il calcio delle lesbiche sono sempre d’accordo’. Nessuno protestò in sala. Io mi alzai di scatto e gli chiesi se si fosse mai domandato dell’esistenza di gay nel calcio maschile. Belloli mi rispose con un no secco e convinto. Persi le staffe e gli replicai: ‘Li ha provati tutti per essere così certo?’”. Il dirigente della Res Roma spiega l’infuocato vis-à-vis che ebbe con il presidente della Lega Nazionale dei Dilettanti: “Alla fine, lui cominciò a scherzare e a ridere, dicendo che quel linguaggio faceva parte del suo gergo e tentando di insabbiare quella frase. Ma non è il solo aneddoto raccontato da Scardicchio. “Due anni fa” – spiega – “in un altro incontro sul calcio femminile a Milano, quando Belloli era presidente del Comitato regionale lombardo, la riunione si stava protraendo per le lunghe, lui voleva andare via e disse: ‘Andiamo via, perché tutte le massaie devono andare a casa a fare i servizi’. La presidente dell’Inter femminile, Elena Tagliabue, che tra l’altro è la moglie di Beppe Baresi, si sentì chiaramente offesa e gli rispose a tono”. Scardicchio denuncia la differenza di dignità attribuita al calcio femminile in Italia e negli altri Stati europei e chiosa: “Belloli è un maschilista. E’ meglio che vada a casa, perché il calcio femminile non si sente rappresentato da uno che chiama ‘lesbiche’ le sue ragazze” di Gisella Ruccia
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione