Sono rimasto molto colpito da un fatto apparentemente minore, accaduto pochi giorni fa a Milano. In zona Parco Sempione, in via Cesariano, sabato mattina sono intervenute le squadre di volontari di “Bella Milano”, coinvolte nel lodevole progetto di ripulire la città dopo la calata degli unni del blocco nero, che non è un nuovo popolo di barbari in senso letterale, ma metaforico sì.
I volontari, armati di spazzole e detersivi, si sono messi anche a ripulire i muri dalle scritte. Facendo questo hanno anche cancellato un murale, ossia un’opera d’arte su muro prospiciente una piazzetta, opera dell’artista Paolo Bordino, noto come Pao. Il murale rappresentava un insieme di api e fiori e dei personaggi colorati e buffi, pensato apposta per i bambini del quartiere.
In senso stretto, il murale di via Cesariano era un graffito non autorizzato, ma di sensi stretti spesso si muore. Anche per l’occhio inesperto, dovrebbe sempre essere possibile distinguere fra ciò che è “sporco” e ciò che è “arte”. Ecco perché alcuni passanti, genitori di bambini piccoli a cui quel murale piaceva molto, hanno protestato contro i volontari e in particolare contro una signorina che dirigeva i lavori.
Quello che mi ha colpito è stato da un lato il garbo della protesta, e dall’altro la sicumera con cui questa donna ha respinto le proteste dei passanti e ha sostenuto di “avere tutte le autorizzazioni” per poter fare quel che faceva. Non è servito a nulla cercare di spiegare alla donna che stavano commettendo un errore, magari autorizzato, ma sempre un errore, per il semplice fatto che quei disegni piacevano ai loro bambini. La donna si è mostrata inflessibile, e anche un bel po’ scocciata: “ma come, lavoriamo gratis per pulire la città e lei viene a dirmi di non farlo?” Per la signorina non c’era un murale da cancellare, ma un muro da ripulire e ridipingere di rosa monocromatico. Cosa più grave, per la signorina non c’erano nemmeno bambini che avrebbero pianto nel non vedere più i loro disegni preferiti. Non c’erano genitori inviperiti per quell’azione che, proprio in quanto così cieca, diventava ideologica. C’era solo da portare a termine un compito, a prescindere anche e soprattutto dalle richieste degli abitanti della zona.
La storia, in sé, ha un lieto fine: l’assessore Maran si è scusato con l’artista Pao e gli ha chiesto di riprodurre un nuovo murale sullo stesso muro, questa volta con tutte le autorizzazioni comunali necessarie.
Il punto è che anche per fare volontariato occorre avere del buon senso. Non ci si può improvvisare in nulla. Né ci si può trincerare dietro frasi tipo di “avere tutte le autorizzazioni”, quindi di avere autorità, se la tua stessa comunità ti contesta il tuo agire e ti spiega il perché stai sbagliando. Il passo dal credersi autorizzati all’essere privi di autorevolezza è molto breve, ma altrettanto breve è quello che porta al diventare autoritari. Ed è appunto ciò che la signorina, coadiuvata in questo dalle infelicissime frasi di sostegno dei suoi stessi volontari (spicca fra le altre una signora di una certa età che dice: “Solo una parola: lei è un ignorante” rivolta all’uomo che protesta per la cancellazione del murale) ha fatto, nel momento in cui non ha tenuto in nessun conto le proteste della gente attorno a lei.
Il fatto mi ha richiamato alla mente quando, nel 1982 e nel 2001, il Comune di Roma ordinò la cancellazione di due altre opere d’arte su muro niente meno che del celebre artista Keith Haring, che nel 1982 aveva forse la colpa di non essere terribilmente famoso e riconosciuto, ma nel 2001 senza dubbio sì. Due sue opere d’arte vennero cancellate in nome di un assai dubbio senso del decoro, in grado di ritenere più di pregio il muro pulito rispetto a un murale di Keith Haring, che è talmente di pregio da causare un movimento turistico tutto suo dai quattro angoli del pianeta ricco. Non occorre commentare.
L’ideologia del decoro, del credersi dalla parte del giusto perché si sta facendo un’azione normalmente corretta quale pulire, è un’ideologia manichea che divide in buoni e cattivi, in dotti e ignoranti. Salvo il fatto che gli ignoranti sono quelli che cancellano un’opera d’arte senza rendersene conto: ignorano. Ignorano il valore di un murale di Pao, ma ignorano anche che l’uomo che protesta e spiega in modo paziente e civile è sempre autorevole, almeno nel modo in cui sceglie di protestare.
Sciltian Gastaldi
Scrittore e giornalista
Società - 18 Maggio 2015
Milano, cancellato il murale di Pao: l’ideologia del decoro e il senso di falsa autorità
Sono rimasto molto colpito da un fatto apparentemente minore, accaduto pochi giorni fa a Milano. In zona Parco Sempione, in via Cesariano, sabato mattina sono intervenute le squadre di volontari di “Bella Milano”, coinvolte nel lodevole progetto di ripulire la città dopo la calata degli unni del blocco nero, che non è un nuovo popolo di barbari in senso letterale, ma metaforico sì.
I volontari, armati di spazzole e detersivi, si sono messi anche a ripulire i muri dalle scritte. Facendo questo hanno anche cancellato un murale, ossia un’opera d’arte su muro prospiciente una piazzetta, opera dell’artista Paolo Bordino, noto come Pao. Il murale rappresentava un insieme di api e fiori e dei personaggi colorati e buffi, pensato apposta per i bambini del quartiere.
In senso stretto, il murale di via Cesariano era un graffito non autorizzato, ma di sensi stretti spesso si muore. Anche per l’occhio inesperto, dovrebbe sempre essere possibile distinguere fra ciò che è “sporco” e ciò che è “arte”. Ecco perché alcuni passanti, genitori di bambini piccoli a cui quel murale piaceva molto, hanno protestato contro i volontari e in particolare contro una signorina che dirigeva i lavori.
Quello che mi ha colpito è stato da un lato il garbo della protesta, e dall’altro la sicumera con cui questa donna ha respinto le proteste dei passanti e ha sostenuto di “avere tutte le autorizzazioni” per poter fare quel che faceva. Non è servito a nulla cercare di spiegare alla donna che stavano commettendo un errore, magari autorizzato, ma sempre un errore, per il semplice fatto che quei disegni piacevano ai loro bambini. La donna si è mostrata inflessibile, e anche un bel po’ scocciata: “ma come, lavoriamo gratis per pulire la città e lei viene a dirmi di non farlo?” Per la signorina non c’era un murale da cancellare, ma un muro da ripulire e ridipingere di rosa monocromatico. Cosa più grave, per la signorina non c’erano nemmeno bambini che avrebbero pianto nel non vedere più i loro disegni preferiti. Non c’erano genitori inviperiti per quell’azione che, proprio in quanto così cieca, diventava ideologica. C’era solo da portare a termine un compito, a prescindere anche e soprattutto dalle richieste degli abitanti della zona.
La storia, in sé, ha un lieto fine: l’assessore Maran si è scusato con l’artista Pao e gli ha chiesto di riprodurre un nuovo murale sullo stesso muro, questa volta con tutte le autorizzazioni comunali necessarie.
Il punto è che anche per fare volontariato occorre avere del buon senso. Non ci si può improvvisare in nulla. Né ci si può trincerare dietro frasi tipo di “avere tutte le autorizzazioni”, quindi di avere autorità, se la tua stessa comunità ti contesta il tuo agire e ti spiega il perché stai sbagliando. Il passo dal credersi autorizzati all’essere privi di autorevolezza è molto breve, ma altrettanto breve è quello che porta al diventare autoritari. Ed è appunto ciò che la signorina, coadiuvata in questo dalle infelicissime frasi di sostegno dei suoi stessi volontari (spicca fra le altre una signora di una certa età che dice: “Solo una parola: lei è un ignorante” rivolta all’uomo che protesta per la cancellazione del murale) ha fatto, nel momento in cui non ha tenuto in nessun conto le proteste della gente attorno a lei.
Il fatto mi ha richiamato alla mente quando, nel 1982 e nel 2001, il Comune di Roma ordinò la cancellazione di due altre opere d’arte su muro niente meno che del celebre artista Keith Haring, che nel 1982 aveva forse la colpa di non essere terribilmente famoso e riconosciuto, ma nel 2001 senza dubbio sì. Due sue opere d’arte vennero cancellate in nome di un assai dubbio senso del decoro, in grado di ritenere più di pregio il muro pulito rispetto a un murale di Keith Haring, che è talmente di pregio da causare un movimento turistico tutto suo dai quattro angoli del pianeta ricco. Non occorre commentare.
L’ideologia del decoro, del credersi dalla parte del giusto perché si sta facendo un’azione normalmente corretta quale pulire, è un’ideologia manichea che divide in buoni e cattivi, in dotti e ignoranti. Salvo il fatto che gli ignoranti sono quelli che cancellano un’opera d’arte senza rendersene conto: ignorano. Ignorano il valore di un murale di Pao, ma ignorano anche che l’uomo che protesta e spiega in modo paziente e civile è sempre autorevole, almeno nel modo in cui sceglie di protestare.
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Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Il governo non risponde: sta coprendo qualcuno? Se lo sta facendo, ha l'obbligo di dirlo. Questa questione, sappia palazzo Chigi, se Meloni pensa di essere diventata come Trump che firma ordini esecutivi ed è Dio, patria e famiglia, se lo scordi. Il governo rischia di traballare su questa cosa. Noi riteniamo la premier responsabile in toto di questa cosa". Lo dice Angelo Bonelli rispondendo a una domanda sul caso Paragon durante una conferenza stampa di Avs sui referendum.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Abbiamo un sacco di interrogativi e il governo continua a non rispondere. E ci siamo posti anche questa domanda: la sera prima che Casarini" scoprisse lo spyware nel suo telefono, "io ero a cena Luca Casarini e c'erano anche altri parlamentare della Repubblica: mi hanno osservato? Mi hanno spiato?". Lo chiede Nicola Fratoianni nella conferenza stampa convocata da Avs alla Camera sui referendum rispondendo a una domanda su Paragon.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "E' un vero piacere dare il benvenuto a lei e alla delegazione che l'accompagna, la sua presenza a Roma è un onore per la Repubblica italiana e per me è un grande piacere accoglierla nuovamente al Quirinale a distanza di pochi mesi dal nostro ultimo incontro. Ed è una testimonianza delle eccellenti relazioni che vi sono tra Israele e Italia, anche attestate dalla frequenza degli incontri: sono state frequenti le missioni in Israele in questo periodo del ministro degli Esteri Tajani che è anche vicepresidente del Consiglio, a dimostrazione dell'intensità del nostro rapporto e della nostra amicizia". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.
"E' un piacere averla qui, poter dialogare con lei -ha ribadito Mattarella- e scambiare le nostre opinioni con grande franchezza e amicizia e con grande intesa collaborativa".
Mosca, 19 feb. (Adnkronos) - "E' necessario ripulire l'eredità dell'amministrazione Biden, che ha fatto di tutto per distruggere anche i primi accenni alle fondamenta stesse di una partnership a lungo termine tra i nostri Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando alla Duma all'indomani dei colloqui di Riad, commentando la possibilità di una cooperazione strategica tra Russia e Stati Uniti e aggiungendo che potrebbero essere create le condizioni per colloqui sulla sicurezza e sulla stabilità strategica tra i Paesi.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Il partito di Giorgia Meloni é nei guai fino al collo e la maggioranza spaccata platealmente come dimostra la dissociazione di Forza Italia dalla conferenza stampa dei suoi alleati. Dagli assetti europei alla guerra in Ucraina allo spionaggio con Paragon, dalle parti di Fratelli d’Italia non sanno dove girarsi e allora attaccano l’ex presidente Conte. Era evidente fin dall’inizio l’intento da parte della destra di usare a fini politici la commissione parlamentare sul Covid, ora il re è nudo”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Stamane alcuni ragazzi sulle scale di Montecitorio hanno gettato dei sacchetti con del cibo che la Gdo cestina ogni giorno per richiamare la nostra attenzione sul Giusto Prezzo e sul fatto che il cibo di qualità sia un privilegio per pochi, al contrario di quello che il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida sostiene". Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera
"Mentre solo pochi giorni fa dichiaravano sullo spreco alimentare e sull’importanza di evitarlo, oggi che fanno i Presidenti di Camera e Senato? Fontana li accusa di atti vandalici e La Russa lo ha definito un atto vile. Ma ci rendiamo conto? Questi sarebbero atti vili e vandalici? E cosa facciamo noi per alleviare le sofferenze di quei produttori che nonostante l’inflazione e il caro prezzi non ricevono soldi in più? Cosa facciamo per quei consumatori costretti a rinunciare a proteine e carboidrati, al cibo sano e sostenibile perché troppo costoso? E soprattutto cosa diciamo a dei ragazzi che ci richiamano con parole pulite e striscioni corretti a dare delle risposte concrete senza offendere nessuno?".
"La maggioranza e il governo, il ministro Lollobrigida che oggi attendiamo in Aula dovrebbero rispondere su questo non offendere dei giovani innocenti che si preoccupano giustamente del nostro e loro futuro!”.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Picierno è una signora che ogni mattina si sveglia pensando a una sciocchezza da dire sul Movimento 5 Stelle. Picierno è un'infiltrata dei fascisti nella sinistra. Chiede più guerra, più armi, più povertà, più morti: non ha nulla a che vedere con la sinistra. E' un'infiltrata dei fascisti. Cosa ha in comune con la sinistra chi chiede più armi e più povertà? Picierno lo chiede in ogni situazione". Lo ha detto l'eurodeputato M5S, Gaetano Pedullà, a L'Aria che Tira su La7.