Aumentano i casi di evasione internazionale scoperti dalla Guardia di finanza. Grazie ai controlli e alle verifiche effettuati da gennaio ad aprile 2015, i rappresentanti delle Fiamme Gialle, in audizione sui decreti legislativi di attuazione della delega fiscale in commissione Finanze al Senato, hanno dichiarato che l’evasione è aumentata del 50%. Una tendenza che ha toccato anche l’anno precedente. “Nel 2014 – spiegano – i redditi non dichiarati scoperti dal corpo hanno superato di oltre il 44% quelli” del 2013.
Sempre nel 2014 “sono state oltre 1.230 le deleghe pervenute dall’autorità giudiziaria ai reparti del corpo operanti sul territorio aventi ad oggetto reati a sfondo economico-finanziario con riflessi fiscali di portata internazionale, delle quali più di 1.000 (l’81,3%, ndr) sono state già concluse”. Le ispezioni della Guardia di finanzia “hanno contribuito per il 43,7% ai risultati complessivi conseguiti dal corpo nel settore delle imposte sui redditi”.
Nel 2014, “su 18.100 indagini di polizia giudiziaria nel settore dei reati tributari, più di 7.200 (circa il 40%, ndr) hanno riguardato fattispecie fraudolente (principalmente i reati di emissione di fatture false, di dichiarazione fraudolenta e di indebita compensazione)”, i cui risultati sono stati poi trasformati in proposte di recupero fiscale, con l’autorizzazione della magistratura. Sono stati denunciati “più di 13.000 soggetti, di cui 146 arrestati, responsabili di più di 17.000 reati tributari, e sono stati sottoposti a sequestro, su provvedimento dell’autorità giudiziaria, beni mobili e immobili, azioni, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore pari a circa 2 miliardi di euro“.
Per quanto riguarda l’economia sommersa (cioè tutte le attività economiche che contribuiscono al calcolo del prodotto interno lordo ufficialmente osservato, ma che non sono registrate e quindi non tassate), “nel 2014 sono stati scoperti più di 7.800 evasori totali, di cui 3.400 (circa il 44%, ndr) denunciati all’autorità giudiziaria. Nello stesso periodo, sono stati individuati oltre 25.300 lavoratori in ‘nero’ e/o irregolari, impiegati da circa 5.100 datori di lavoro”.
Dal 2011 al 2014 la Guardia di finanza è riuscita a intercettare al confine di Stato 613 milioni di euro, prima che venissero trasferiti illegalmente in altri paesi. Circa 500 milioni “riguardavano trasferimenti da e verso Paesi extra-Ue”.