Moda e Stile

Lanvin, Parigi rende omaggio alla stilista imprenditrice: “Un tributo alla capacità e alla creatività di una grande artista”

Realizzata con la collaborazione di Alber Elbaz, attuale direttore creativo della maison, l'esposizione al Palais Galliera- Musée de la Mode de la Ville de Paris raccoglie circa cento capi. Con tenacia e lungimiranza, la couturier è stata in grado di portare avanti la sua attività anche dopo la nascita di una figlia, Marguerite, che sarà la sua fonte di ispirazione per il lancio di una linea dedicata ai bambini

di Claudia Ricifari

Quando nel 1889 inaugurò la sua prima boutique, Jeanne Lanvin non sapeva che il suo nome sarebbe rimasto negli annali della moda e che quella data avrebbe segnato l’inizio di un’epopea. Oggi, a distanza di più di un secolo, il Palais Galliera- Musée de la Mode de la Ville de Paris rende omaggio alla stilista imprenditrice con una mostra dedicata alla più antica casa di moda ancora in attività. L’esposizione, realizzata con la collaborazione di Alber Elbaz, attuale direttore creativo della maison, raccoglie circa cento capi appartenenti alle collezioni esclusive del Palais Galliera e dell’archivio Lanvin.

“Questa mostra è un tributo alla capacità, all’inventiva e alla creatività di una grande artista che ha saputo cogliere ed esprimere lo spirito del suo tempo. Un percorso elegante e coinvolgente per celebrare i 125 anni del suo meraviglioso patrimonio di moda, che ancora oggi continua a prosperare con la guida di Alber Elbaz.”, ha dichiarato Nadja Swarovski, Membro dello Swarovski Executive Board, sponsor dell’evento.

Una donna straordinaria, dallo spirito imprenditoriale e visionario, la cui carriera ha inizio nel 1885 con una linea di cappelli. Nel 1889 inaugura il suo primo negozio, “Lanvin (Melle Jeanne) Modes” al 16 di Rue Boissy d’Anglas. Solo pochi anni dopo, nel 1893, Jeanne Lanvin aprirà la sede ufficiale della maison in Rue du Faubourg-Saint-Honoré, al numero 22.  Con tenacia e lungimiranza la couturier è stata in grado di portare avanti la sua attività anche dopo la nascita di una figlia, Marguerite, che sarà la sua fonte di ispirazione per il lancio di una linea dedicata ai bambini, nel 1908. Nello stesso anno dà vita al reparto donna e giovani signorine all’interno della boutique. La sua creatività non conosce limiti. Ed ecco che negli anni Venti nascono il reparto dedicato alla sposa, quello delle pellicce, della lingerie e persino una linea sportiva. Nel 1926, infine, la designer si lancia nell’avventura del settore uomo, anche qui con ottimi risultati. Le boutique si moltiplicano in giro per il mondo, da Barcellona a Buenos Aires, da Cannes a Deauville.

Una mente in continua attività che sviluppava idee mentre ne realizzava altre. Così era Jeanne Lanvin, che trovava ispirazione in ogni oggetto con cui venisse in contatto, dai diari di viaggio ai libri d’arte, fino ai tessuti etnici. E l’ultima collezione realizzata da Alber Elbaz, con i suoi caftani e gli abiti lunghi, è proprio un doppio ritorno alle origini, le sue, israeliane, e quelle della maison, così come l’aveva pensata Mademoiselle Jeanne, una contaminazione di stili, materiali, lavorazioni e tessuti fuori dal tempo e per questo, ancora oggi, attualissimi.

Jeanne Lanvin
Palais Galliera- Musée de la Mode de la Ville de Paris
Fino al 23 agosto

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