Secondo quanto riporta il quotidiano francese La Voix du Nord, i lavoratori dell'azienda si sono rivolti al tribunale del lavoro perché sono senza stipendio da inizio anno e hanno vinto. Ora si sono rivolti al tribunale del commercio di Lille per chiedere la liquidazione dell'impresa. L'avvocato della società: "Non c'è più la capacità finanziaria per sostenere la ripresa delle attività. L'acquisizione del giornale italiano? Quello è dossier ultra-politico"
Una stamperia sull’orlo del fallimento e 130 lavoratori da pochi giorni in cassa integrazione ad Alba. Una stamperia senza elettricità, con i dipendenti che hanno vinto una prima causa contro il proprietario in Francia. I problemi per Guido Veneziani, l’editore che ha acquisito il quotidiano L’Unità, continuano oltre confine. A rivelarlo è Anne-Charlotte Pannier sul quotidiano La Voix du Nord.
L’imprenditore ha infatti rilevato una tipografia a Nieppes, nel nord della Francia, ricevendo finanziamenti dalla Regione, ma senza mai riuscire a far ripartire l’attività. I primi dieci lavoratori assunti da Roto Alba France sono però senza stipendio da inizio anno (da gennaio alcuni, da febbraio altri) e per questo hanno fatto causa all’azienda. Il 6 maggio scorso il tribunale del lavoro (Conseil de prud’hommes) ha dato loro ragione e ha stabilito che il gruppo di Veneziani dovrà pagare i salari. Da quel giorno però ancora nulla è cambiato e per questo i dipendenti hanno deciso di chiedere la messa in liquidazione della società e il pagamento dei loro salari al tribunale del commercio di Lille. In attesa della nuova sentenza, i lavoratori, come scrive La Voix du Nord, presidiano ogni giorno l’azienda con lampade da testa. A guardare con preoccupazione ai risvolti della vicenda è anche la Regione che ha investito fondi (750mila euro in due rate, di cui una già versata) a condizione che la vecchia stamperia H2D Lys ripartisse con 70 assunzioni. “Applichiamo sempre”, fanno sapere dalla Regione, “regole molto rigide in caso di violazione dei contratti”. Ma ancora non sono stati presi provvedimenti.
“Siamo in una strada senza uscita soprattutto per colpa dei ritardi della precedente proprietà”, ha commentato al quotidiano francese l’avvocato di Roto Alba France Tomasin, le cui parole finiscono però per mettere in dubbio anche l’opportunità dell’operato del gruppo di Veneziani. “L’azienda non ha più la capacità finanziaria per sostenere la ripresa dell’attività. In questa storia tutti hanno mollato: la Regione, il proprietario delle macchine, gli investitori. La disgrazia è il lavoro: non si spoglia Paul per vestire Jacques. A questo proposito: l’acquisto del giornale l’Unità è stato lanciato l’estate scorsa e non poteva essere abbandonato. È un dossier ultra-politico”.