“I voti di Forza Italia non mi sorprendono perché alcuni punti della riforma della scuola ricalcano l’impianto che i governi Berlusconi hanno cercato di realizzare e che non sono nel nostro bagaglio”. Stefano Fassina così commenta i voti favorevoli del partito di Silvio Berlusconi al ddl de “La Buona Scuola” targato Matteo Renzi. “C’è il rischio che con i voti di Forza Italia anche in Senato non si possa poi modificare la riforma, è evidente che questo sarebbe un problema politico. Mi preoccupa – prosegue Fassina – che su tante politiche decisive per una forza di sinistra, dal lavoro alla scuola, si trovino sintonie profonde con il programma di Forza Italia, questo dovrebbe preoccupare chi continua a dire che non c’è un riposizionamento del Pd in termini di programma e di interessi che rappresenta”. Giuseppe Civati, dopo essere intervenuto alla manifestazione di sindacati a Montecitorio, afferma: “Ho visto in Aula entusiasmo dai banchi del Nuovo Centrodestra, l’entusiasmo della destra, che ci parla della trasformazione del Pd”. Torna il ‘Patto del Nazareno‘? “Forse ‘Nazareno’ è il nome di una scuola paritaria frequentata da Renzi e Berlusconi – scherza Civati – E’ un patto che riapre all’occorrenza”. “Questa è una riforma liberale e di centrodestra, perché Forza Italia non dovrebbe votarla? E’ l’inizio del partito della Nazionale” invece è l’opino di Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alla Camera dei Deputati  di Manolo Lanaro

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