Diritti

Trenitalia non fa i biglietti ai ragazzi disabili, l’assessore alle politiche dell’Istruzione faccia chiarezza – Fs: ‘Un equivoco’

Gentilissima Elena Donazzan,

Le scrivo dopo aver appreso la notizia di una grave discriminazione accaduta sabato 16 maggio 2015 per mano di operatori di Trenitalia a Conegliano Veneto prima e a Mestre dopo. Un gruppo di autonomia; così si chiamano i ragazzi affetti dalla Sindrome di Down dell’Associazione Aipd Sezione Marca Trevigiana hanno a disposizione un week end all’anno per gestire una gita in totale autonomia con la supervisione di un operatore, e sabato mattina sarebbero dovuti partire dalla stazione di Conegliano con il treno delle 9:40 per Venezia. Purtroppo uso il condizionale perché l’impiegato di turno alla biglietteria di Trenitalia ha impedito loro di fare i biglietti, facendo passare avanti tutte le altre persone e causando di fatto la perdita del treno in questione, giustificando che la procedura era troppo lunga perché i ragazzi sono troppo lenti. Come se non bastasse, lo stesso atteggiamento di maleducazione si è ripetuto anche al ritorno nella stazione di Mestre.

Trenitalia ha già fornito la propria disponibilità a fare accertamenti e nel caso riscontrasse che effettivamente i ragazzi sono stati vittime di grave discriminazione, non mancherà di sanzionare gli operatori colpevoli.

Quello che mi fa veramente indignare e mi causa profonda tristezza è che né gli operatori degli sportelli di Trenitalia né le altre persone in fila alla biglietteria abbiano capito l’importanza del progetto di autonomia a cui partecipano i ragazzi, se ne sono fregati tutti quanti e nessuno ha cercato di aiutare a risolvere la situazione, hanno lasciato che i ragazzi venissero messi da parte e che perdessero il treno.

Chiedo a Trenitalia: esiste per caso una normativa interna che vieta l’emissione dei biglietti alle persone lente?

E chiedo a lei assessore Donazzan di seguire personalmente la vicenda e di impegnarsi a fare chiarezza, affinché questo accaduto non venga semplicemente archiviato come caso di incomprensione tra le parti e passi il messaggio che i ragazzi non sono in grado di fare una gita in autonomia, perché non è così.

In attesa di una sua risposta scritta, che sarà pubblicata qui sul mio blog de ilfattoquotidiano.it, la informo che tale lettera sarà inoltrata al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio e al Presidente della commissione dei Diritti Umani del Senato, Senatore Luigi Manconi, che invito ugualmente a rispondere se lo ritengono opportuno alla presente.

Cordiali saluti Dott. Luca Faccio

Per segnalare la vostra storia scrivete a: raccontalatuastoria@lucafaccio.it

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Carissimi lettori, in attesa della risposta dell’Assessore Elena Donazzan alla mia lettera riporto di seguito la risposta del Direttore –Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia – Direzione Regionale Veneto, Tiziano Baggio.

Buonasera dott. Faccio,
Non fanno parte della cultura e della storia del personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane comportamenti come quelli verificatisi presso la biglietteria di Conegliano, peraltro banditi dal nostro codice etico.

Siamo sempre molto attenti, alle esigenze dei clienti, di tutti i clienti, ce la mettiamo tutta per questo. E in effetti i ragazzi del gruppo AIPD sono da molto tempo nostri affezionati clienti e hanno sempre utilizzato il treno da Conegliano senza alcun problema.

Stiamo chiarendo quanto accaduto sabato scorso con un’indagine interna. Posso anticipare che i primi accertamenti portano a concludere che, dopo l’emissione di un primo biglietto, il sistema di bigliettazione si sia bloccato, costringendo l’operatore a reinizializzarlo, con i relativi necessari tempi. L’operatore, nell’attesa del riavvio del sistema ha quindi provveduto ad emettere biglietti cartacei a fasce chilometriche agli altri clienti in attesa, pronunciando maldestramente la fatidica frase contenente il “lento”, che però era riferito al sistema e non ai ragazzi. Sembrerebbe dunque si sia trattato di un equivoco, certamente spiacevole e che capisco sia stato vissuto male, perché percepito rivolto ai ragazzi.

Ho personalmente contattato l’associazione, scusandomi per l’accaduto ed assicurando l’impegno di tutta Trenitalia a favore di tutti i clienti ed invitando l’associazione ad una visita ai propri impianti per poter far trascorrere ai ragazzi una bella giornata sui treni, anche come segno di riconciliazione e amicizia.

Mi è gradito allegare una pubblicazione dell’associazione in cui a pagina 4 si descrive l’esperienza che la stessa fa vivere ai ragazzi sui treni e si mette in evidenza anche come i nostri operatori siano stati, e sono, le posso assicurare, ancora adesso, sensibili e disponibili. E’ il nostro normale approccio, lo abbiamo da sempre e lo avremo ancor di più in futuro.

Cordiali saluti,
Tiziano Baggio