Piccoli, pochi ma sicuramente agguerriti. E soprattutto coraggiosi. Perché a differenza dei tanti big del Partito democratico, che pensano le stesse cose ma le dicono solo a microfoni spenti, loro ci hanno messo la faccia. Mettendo nero su bianco, in una «lettera appello» indirizzata al segretario del Pd e presidente del Consiglio Matteo Renzi, una stroncatura senza appello dell’imprenditore Guido Veneziani in procinto di rilevare “l’Unità”, la storica testata fondata da Antonio Gramsci. In calce ci sono le firme del sindaco di Alba Maurizio Marello, dell’assessore comunale Massimo Scavino e della senatrice Patrizia Manassero. Nel mirino dell’iniziativa, per ora nata sul territorio ma che potrebbe allargarsi ad ambienti nazionali del partito, c’è proprio il futuro editore de “l’Unità”. Che ad Alba è proprietario di una tipografia, la Roto Alba, ad un passo dal fallimento.

CARO PREMIER RIPENSACI Una vicenda che parte, infatti, dalla delicata situazione economica della «storica azienda tipografica albese in procedura pre-fallimentare, dove da mesi gli operai (in tutto 133, ndr) subiscono mancati o ritardati versamenti degli stipendi oltre alla pratica reiterata di trattenimento del fondo pensioni da parte della azienda capitanata dal gruppo Veneziani», si legge nella lettera recapitata a Renzi. E dal momento che lo stesso imprenditore «sarebbe in procinto, con il beneplacito della dirigenza nazionale del Pd, di acquistare “l’Unità”, rivolgiamo accorato appello affinché vi sia da parte del segretario nazionale del nostro partito un ravvedimento operoso e che in qualità di presidente del Consiglio vi sia un impegno parimenti solerte e primario nel risolvere la crisi aziendale in corso della Roto Alba». Una vicenda che, dalle difficoltà dell’azienda di Alba, ha spostato i dubbi dei tre politici del Partito democratico proprio sull’acquisto della storica testata della sinistra italiana. «L’Unità, rappresenta un patrimonio valoriale sideralmente distante e noi speriamo sempre distinto da quanto praticato in quel di Alba dal gruppo Veneziani –sentenziano Manassero, Marello e Scavino– Per questo siamo a chiedere che il Pd si adoperi, per quanto nelle sue facoltà, nella ricerca di un acquirente serio, dotato di eticità industriale e che abbia contezza di cosa significa “l’Unità” dal punto di vista valoriale». Perché, concludono, basta il sottotitolo della testata (“giornale fondato da Antonio Gramsci”) «per richiamare tutti ad una pesante e storica responsabilità».

DA FERRERO A VENEZIANI Ferma da circa tre settimane, qualche giorno fa il giudice ha rigettato la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla proprietà della Roto Alba. Non va meglio alla Roto Alba France, tipografia rilevata dal gruppo Veneziani in Francia, dove secondo “La Voix du Nord”, alcuni dipendenti hanno già intentato e vinto una causa contro l’editore milanese. Ma tornando in Italia, la vicenda ha lasciato incredula l’amministrazione comunale del centro piemontese. «Qui, fino a poco tempo fa, si stampava un settimanale storico come “Famiglia Cristiana” – spiega a ilfattoquotidiano.it il sindaco di Alba, Maurizio Marello -. In questa città siamo abituati ad un altro modo di fare impresa che è quello della famiglia Ferrero, per questo la vicenda della Roto Alba ha destato tanto scalpore». Una vicenda iniziata proprio con l’arrivo del gruppo Veneziani. «Questo signore si è presentato tre anni fa come il salvatore della patria – prosegue il sindaco -. Ma poi si è del tutto disinteressato dell’azienda: e adesso dovrebbe fare il salvatore de “l’Unità?”». Insomma, dopo il caso della Roto Alba ora si teme anche per il futuro de “l’Unità”. «L’iniziativa – chiarisce del resto la senatrice Patrizia Manassero – è nata per chiedere l’attenzione del partito sia sulla situazione dei lavoratori della Roto Alba, dove la vicenda è territorialmente impattante riguardando oltre 130 famiglie in situazione di difficoltà, sia i giornalisti de “l’Unità”. E’ chiaro che la vicenda territorialmente impattante perché oltre 130 famiglia si trovano in una situazione difficile». Insieme all’assessore Scavino, intanto, il primo cittadino lancia un altro appello: «Auspichiamo che altri esponenti del Partito democratico aderiscano e sostengano la nostra iniziativa che, partendo da una vicenda locale come quella della Roto Alba, rischia ora di diventare un caso nazionale incrociando il destino di una testata storica come “l’Unità”».
Twitter: @Antonio_Pitoni

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