Dopo esser partito, chitarra in spalla, da moderno beatnik in autostop per le strade dell’Europa, Giacomo Lariccia, romano di nascita, ma bruxellese di adozione, dopo la laurea si stabilisce in pianta stabile in Belgio dove si diploma in chitarra jazz e pubblica il suo primo disco, Spellbound. In seguito trova la propria dimensione ideale vestendo i panni del cantautore: “Un giorno, dopo anni passati a suonare in festival in giro per il mondo, ho scoperto la potenza della parola, così ho iniziato a scrivere canzoni dopodiché ho pubblicato il mio primo disco da cantastorie, Colpo di sole, che in Italia si è aggiudicato premi prestigiosi, arrivando anche alle finali del Premio Tenco nella categoria Migliore Opera Prima e del Premio De André”.
Galvanizzato dal successo ottenuto, Giacomo torna a farsi sentire con Sempre avanti, un disco composto da 13 brani che sono 13 ritratti dell’Europa dei nostri giorni. Canzoni in equilibrio fra impegno e leggerezza. “Mentre nel primo disco raccontavo l’avventura degli italiani che dopo l’8 settembre ‘43 raggiungono la libertà, nel nuovo disco si parla di italiani emigrati in Belgio per estrarre il carbone in base a un accordo del ‘46, si ironizza sulle ultime tendenze della lingua italiana con Piuttosto, brano che prende spunto da un’abitudine diffusa al Nord, e in cui si ribadisce che ‘piuttosto che’ non vuol dire oppure”.
Intanto nei prossimi giorni il cantautore di stanza a Bruxelles sarà impegnato in tour in Italia: “Ironia, grammatica e rivoluzione saranno gli ingredienti dei concerti al termine dei quali verranno raccolte le firme per istituire la Pena Grammaticale per chi fa uso del piuttosto che disgiuntivo”.
Questi gli appuntamenti:
22 maggio ROMA (L’Asino che vola)
23 maggio CASSINO (Concerto per i 25 anni della comunità Exodus)
24 maggio NAPOLI (Rassegna di Frammenti)
25 maggio FIRENZE (incontro con gli studenti e live acustico nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università)