La sportiva lottava contro un tumore dal 2009. Ha vinto campionati europei e mondiali, le è mancato solo il piazzamento olimpico. Era considerata una delle migliori marciatrici femminili della storia italiana
Giorno di lutto e dolore nel mondo dell’atletica leggera. Si è spenta stamani mattina, 21 maggio, Annarita Sidoti, stella dello sport italiano. Aveva 45 anni ed è morta per un tumore al cervello, contro cui lottava dal 2009. La Sidoti era siciliana, di Gioiosa Marea, in provincia di Messina. È considerata una delle più grandi campionesse dell’atletica italiana, era una stella della marcia. È stata campionessa europea dei 10 Km su strada a Spalato a soli 21 anni. Poi il bis continentale a Budapest nel 1998. Un anno prima, però, nel 1997, riuscì a portare a casa la medaglia d’oro ai mondiali dei 10Km correndo sulla pista di Atene. Ai campionati olimpici di Barcellona ’92 ha invece ottenuto un settimo posto. Ha poi detenuto il record italiano dei 5000 metri su pista nel 1995 con 20’21″69. Meno a suo agio sulla distanza dei 20 chilometri: qui il suo miglior tempo è stato di 1h28’38”, nel 2000 a Eisenhüttenstadt.
Ha collezionato 47 presenze in nazionale, tre partecipazioni olimpiche e sei mondiali. Fu un gruppo di valore quello che Sidoti e le compagne Elisabetta Perrone e Erika Alfridi riuscirono a mettere su. Quelli erano forse i massimi livelli delle marcia italiana in rosa. Sidoti era stata anche assessore allo Sport del suo comune ed era impegnata in politica. Le era mancato solo il piazzamento olimpico, ma per il resto, nella sua carriera sportiva non è mancata nessun’altra grande soddisfazione.
La Federazione Italiana di atletica leggera, in una nota dice che “non è questo il momento di pensare a tempi e medaglie: questo è il tempo del dolore. Al marito Pietro, ai piccoli Federico, Edoardo e Alberto, ai familiari, va l’abbraccio sentito e la vicinanza di tutta l’atletica italiana. Che piange, riunita e con sincero dolore, per la scomparsa di una campionessa e di una donna a dir poco straordinaria”.