Secondo me la Lega Nord ha molta confusione in testa. Vive una condizione amletica tra l’essere per la tradizione, l’ordine, per essere a favore di una sorta di “pulizia” nei sentimenti e nei rapporti interpersonali e poi sceglie una transessuale, che non fa mistero di praticare la prostituzione, come testimonial. E così, in questi giorni, vediamo per le vie di Milano un simpatico manifesto che sotto la bella immagine della trans d’origine turca, porta la scritta: “Io voto la Lega Nord, e tu?” (foto).
Ma che c’azzecca tutto questo con la famiglia naturale? Eppure il Carroccio ci tiene ai convegni che organizza su questo tema. L’ultimo è quello in Sala Alessi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, che ha difeso coi denti sino ad annullare un primo parere negativo sull’opportunità dello stesso, anche se per assistervi bisognerà aspettare settembre. Il titolo è “Famiglia, il fondamento della società” e tra i relatori presenta “illustri” personaggi che a tutta prima non dovrebbero essere per nulla estimatori di Efe Bal.
Tra loro troviamo l’avvocato Gianfranco Amato, presidente di Giuristi per la Vita, che tra le altre cose ha dichiarato: “Se essere omofobo significa considerare l’omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa, allora mi autodenuncio: dichiaro pubblicamente e con orgoglio ai funzionari dell’Unar di essere un omofobo. Mandino nel mio studio gli agenti dell’Oscad ad arrestarmi. Li aspetto”.
Qual è il giudizio che potrebbe mai emettere Amato su Efe Bal? Forse quello di essere una peccatrice senza speranza. E cosa penserebbe sulla trans Massimo Gandolfini, l’altro ospite invitato dalla Lega al convegno presso il Comune di Milano? Forse che Efe Bal è una persona infelice, visto che stiamo parlando del neurochirurgo e vicepresidente dell’associazione “Scienza&Vita”, distintosi per avere dichiarato che le persone omosessuali non si suicidano perché non si sentono accettate dalla società, ma perché l’omosessualità è un disturbo che andrebbe corretto.
Detto questo l’amletico movimento della Lega Nord ha un capo che sul tema, a sua volta, non lesina interventi. “Il matrimonio e l’adozione gay non sono un diritto umano” ha detto Matteo Salvini intervistato qualche settimana fa su a La Zanzara su Radio24, per poi ribadire la sua posizione sulle unioni omosessuali: “I bambini devono nascere e crescere come il buon Dio ha deciso, l’utero in affitto è bieco e volgare egoismo. Ma pensiamo al bambino: oltre all’egoismo del genitore pensiamo al bimbo. Se cresce con genitori o un genitore gay parte da un gradino più sotto. Parte con handicap”.
Nessun diritto a una propria famiglia per Efe Bal, quindi; il testimonial leghista deve rimanere una figura solitaria, da esibire all’elettorato per presunte campagne contro la legge Merlin, e per strizzare l’occhio a un mondo che la Lega Nord nei convegni aborrisce ma che al tempo stesso sa che ha un forte peso in questa società.
Detto questo vorrei chiudere rivolgendomi direttamente alla bella Efe Bal. Non ti conosco ma ti stimo e ti apprezzo per il coraggio, quello che hai dimostrato quando hai preso coscienza di te stessa e hai fatto determinate scelte. Ho tantissime amiche e amici che si trovano e si sono trovate o trovati nella tua medesima situazione. Probabilmente ti vedono come un modello, dal quale prendere spunto nella ricerca di una felicità che vogliono a tutti i costi. Ti chiedo di reagire contro quella sorta di bluff che i militanti della Lega giocano a tuo svantaggio: ti usano per promuovere un movimento che non ha alcun interesse a rappresentarti – se non nella sola tua sfera economica – e pontificano contro i tuoi dritti e certe prerogative che anche tu potresti avere, come quella di una famiglia.
Ma forse anche tu hai compreso che lo sbraitare leghista non porterà mai a nulla e di nascosto sei tu che strizzi l’occhio contro chi ti utilizza e ti ha trasformato in oggetto da manifesto. Bella e furba Efe Bal.