Duecento cinesi che convoleranno a nozze tra cannoli e vini siciliani, e l’elezione di miss Biomediterraneo, valida per partecipare alle finali di Jesolo della storica manifestazione di Patrizia Mirigliani. Ci sono anche questi due curiosi appuntamenti nel calendario degli eventi della Regione Siciliana all’Expo di Milano, mentre il Comune di Ragusa annuncia il suo ritiro. Dopo le polemica sul Cluster Bio-Med, il padiglione dedicato ad undici Paesi del Mediterraneo inaugurato tra sporcizia e caos, la Sicilia è passata al contrattacco: e negli scorsi giorni, una serie di comunicati stampa annunciavano in pompa magna i due eventi previsti per il prossimo agosto. Prima sarà la volta delle venti Miss Expo di ogni regione italiana, che arriveranno al Cluster Bio-Med per provare a conquistare la fascia di Miss BioMediterraneo e quindi approdare alla fase finale di Miss Italia. Poi, dopo il concorso di bellezza, l’Expo si dedicherà invece ai matrimoni cinesi: sono cento le coppie orientali che ad agosto festeggeranno la loro unione nella Piazzetta Sicilia, lo spazio destinato alla Regione più a sud del Paese.
Un evento sicuramente curioso, ma che non sembra avere molto a che fare con l’alimentazione (né tanto meno con i paesi del Mediterraneo): eppure i vertici siciliani lo presentano come occasione indispensabile per implementare il commercio isolano. “Rappresenta il primo grande passo che offrirà ai due Paesi una strategica opportunità per far conoscere meglio la propria cultura e il proprio contributo alla grande sfida di uno sviluppo sostenibile per le prossime generazioni”, annuncia l’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri.
“Siamo alle armi di distrazione di massa: tutto per coprire il fallimento del Cluster Bio Med che doveva essere un laboratorio per le nostre imprese e che oggi ambisce al massimo ad organizzare matrimoni”, attacca, invece, il deputato di Sel Erasmo Palazzotto. Proprio ieri l’assessore Vancheri era stata convocata dalla commissione attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana per relazionare sulle attività isolane all’Esposizione milanese. Ammontano a quasi sette milioni di euro, infatti, i fondi investiti dalla Regione Siciliana per l’Expo: solo tre sono serviti per partecipare al Cluster Bio-Med, subito commissariato dopo il flop inaugurale. “Si tratta di fondi comunitari, il nostro principale obiettivo è incrementare le esportazioni Stati Uniti, Cina, Giappone, Canada, Germania e Svizzera”, ha spiegato l’assessore Vancheri ai deputati della commissione attività produttive.
Un discorso che non ha convinto Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle. “Per noi il dispendio economico, dalla portata di quasi 8 milioni di euro, resta una cifra spropositata buttata nel cesso. Un mercatino più che un’esposizione universale” spiega il deputato del movimento di Beppe Grillo, che nei giorni scorsi ha visitato l’Expo. “Lo stand siciliano – continua Cancelleri – oltre che essere costretto in un’area di ridotte dimensioni, ha persino l’insegna di riconoscimento nascosta, coperta da un albero di ulivo”. Un j’accuse subito raccolto da Federico Piccitto, sindaco pentastellato di Ragusa, che ha annunciato di voler ritirare il suo comune dal Cluster.
“Le poche informazioni a disposizione sulla presenza della Regione siciliana a Milano hanno superato persino le più pessimistiche previsioni. L’immagine complessiva è quella di una Sicilia in declino priva di progettualità, incapace persino di presentarsi attrattiva di fronte ad un pubblico qualificato italiano e internazionale come quello di Expo: un’immagine che non vogliamo, né possiamo accettare”, dice il primo cittadino che ha chiesto alla Regione il rimborso dei 7.500 euro elargiti dal suo Comune: poco più dell’uno per mille dell’intero costo dell’Expo per le casse siciliane.