La dichiarazione a sorpresa è del presidente del Consiglio. I docenti di seconda fascia non sono tra le assunzioni del provvedimento che ha ricevuto il primo via libera a Montecitorio
“Sulla situazione degli insegnanti di seconda fascia stiamo ragionando”. La dichiarazione a sorpresa è del presidente del Consiglio Matteo Renzi a poche ore del primo via libera al ddl Scuola a Montecitorio. “Quello che mi dà noia”, ha detto durante il suo comizio elettorale a Vicenza in sostegno di Alessandra Moretti, “è che qualcuno ha fatto il Tfa (Tirocinio formativo attivo) e lo ha pure pagato sia tagliato fuori dal provvedimento. Ne stiamo discutendo, è un tema complicato”.
Un’apertura che fino a questo momento non era mai neppure stata presa in considerazione: gli abilitati che hanno fatto o stanno seguendo i corsi per l’abilitazione istituiti dall‘ex ministro Gelmini e che hanno già superato un concorso, non sono tra le 100mila assunzioni previste dal disegno di legge. Il leader Pd e il ministro Stefania Giannini avevano sempre detto che gli esclusi, qualunque fosse la loro situazione, avrebbero dovuto fare il nuovo concorso. Ora la dichiarazione di Renzi mette in agitazione
“Con il ddl licenziato – ha detto il docente Stefano Ancillotto, che insegna italiano e storia a Conegliano (Treviso) – perderemo in decine di migliaia il posto di lavoro noi insegnanti di seconda fascia. Siamo in centomila che rischiamo il licenziamento. Non vorrei che questa attesa fosse di carattere elettorale”. Ha ribattuto il presidente del Consiglio: “Secondo me siete un po’ meno di 100mila”.