Non fanno meno rumore delle auto con motore termico, soprattutto alle alte velocità. Ma presto le auto elettriche diventeranno più convenienti economicamente perché il prezzo delle batterie si ridurrà. Due studi tedeschi paragonano EV e macchine tradizionali. Con risultati sorprendenti
La Germania prova a smentire i luoghi comuni sulle auto elettriche con due studi. Uno riguarda le emissioni acustiche. Che secondo una recente analisi della rivista Auto Motor und Sport ed un più datato studio del Center of Automotive Research (Car) dell’Università di Duisburg-Essen non sarebbero poi troppo inferiori rispetto a quelle dei modelli ad alimentazioni termica. E l’altro studio è relativo ai costi, che forse già entro il 2018 potrebbero diventare “sovrapponibili”. In Italia forse anche prima, visto che i carburanti sono mediamente di almeno un paio di decimi di euro più alti.
Ancora nel 2011 il Car aveva stabilito che a velocità basse – sotto i 30 km/h – non era misurabile alcuna differenza sostanziale di inquinamento sonoro fra auto elettriche e tradizionali. A velocità elevate, i fruscii ed il rotolamento rendono pressoché paragonabile la rumorosità . La ricerca aveva riguardato 5 auto elettriche e 6 con motori “convenzionali” con analisi oggettiva e anche soggettiva, cioè la percezione dei 240 partecipanti allo studio. Fino a 30 km/h, il modello più silenzioso a benzina si era rivelato Opel Agila con 59 dB: solo due elettriche erano risultate lievemente più silenziose, mentre le altre tre perfino più “rumorose”. La conclusione era stata che a velocità costante nel traffico cittadino, tra i due tipi di veicoli non è registrabile alcuna variazione significativa. Se poi piove o le strade sono bagnate, i margini sono praticamente impercettibili anche con la necessaria strumentazione. Con l’adozione dei sistemi stop&start, pure la rumorosità alle soste è stata annullata. Il Car aveva suggerito l’inutilità da parte dei costruttori di adottare sistemi acustici per avvisare della loro presenza poiché non è stata statisticamente rilevabile una maggiore incidenza di investimenti di pedoni da parte delle auto elettriche.
Auto Motor und Sport I è giunta a conclusioni leggermente diverse, spiegando che solo “da ferme e a basse velocità” le auto elettriche sono realmente e significativamente più silenziose di quelle con motori a scoppio. Infatti, già a 80 km/h una Bmw i3 (nella foto) e la “piccola” Bmw Serie 1 116d hanno quasi raggiunto lo stesso livello di emissioni acustiche: 68 dB. Dentro l’abitacolo, la i3 è addirittura più rumorosa ad andature superiori: 70 dB contro i 68 della Serie 1. Al contrario, a 80 km/h, i due decibel sono a favore del modello a zero emissioni: 61 dB anziché 63.
La società di consulenza P3 Automotive ha elaborato per la stessa rivista un’analisi sulla sostenibilità economica delle auto compatte elettriche in Germania secondo la quale nel 2018 i costi di gestione saranno sugli stessi livelli delle auto con alimentazioni tradizionali, a meno che la benzina non scenda sotto quota 1,55 euro al litro (in Italia, in modalità servito, è di due decimi superiore già oggi). Attualmente, le batterie incidono negativamente sulle spese. Mediamente, il mantenimento di un’auto elettrica costa 603 euro al mese contro i 561 di una a benzina: il dato è calcolato su una percorrenza annuale di 15.000 chilometri e include anche la perdita di valore. La batteria incide da sola per 93 euro al mese, recuperati solo in parte grazie al minor costo del rifornimento e dei servizi collegati (160 euro contro 250). P3 prevede che nel 2018 il noleggio della batteria verrà più che dimezzato (44 euro) e renderà quindi più conveniente l’auto a zero emissioni.
È la parziale conferma (ma più ottimistica) di quello che avevano reso noto anche l’Öko Institut ed il Verbands der Elektrotechnik (VDE) che stimavano in Germania un parco circolante elettrico di 700.000 unità nel 2020 (l’obiettivo del governo sarebbe di un milione) grazie alla riduzione dei costi e all’aumento della percorrenza. La strada è tutta in salita, perché finora risultano in circolazione appena 25.000 (8.500 immatricolate nel 2014) auto puramente elettriche. A favore della mobilità “a batterie” giocano il maggior utilizzo su strada (per compensare i più elevati costi di acquisto con quelli minori per il pieno e per la manutenzione) e l’aumento del valore residuo. Sempre su 15.000 km l’anno, l’auto elettrica costa oggi mediamente ancora 4.100 euro in più rispetto ad una gasolio. Nel 2020 l’ipotesi è di una differenza ridotta a 1.400 euro.