Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura ha annunciato, a margine di un convegno di "Magistratura indipendente", che impugneranno la decisione del tribunale amministrativo: "Difenderemo la nostra autonomia"
Il Consiglio superiore della magistratura ricorrerà al Consiglio di Stato dopo la decisione del Tar di annullare la nomina di Francesco Lo Voi a procuratore capo di Palermo. “Impugneremo la decisione”, ha detto il vicepresidente Giovanni Legnini. “Abbiamo già dato mandato all’Ufficio studi di fare le proprie valutazioni. E’ nostra intenzione difendere l’autonomia di valutazione del Csm”. L’annuncio è stato fatto a margine di un convegno di Magistratura Indipendente. Legnini ha sottolineato che l’autonomia di valutazione del Csm “è prevista dalla Costituzione” ed è necessario dare “una guida sicura e continuità a una delle più grandi procure italiane”, quella di Palermo.
Nelle scorse ore infatti è stato accolto il ricorso presentato da Sergio Lari e Guido Lo Forte al tribunale amministrativo. Secondo il Tar non sono state correttamente valutate le esperienze direttive e semidirettive pregresse dei due ricorrenti che avevano conteso l’incarico a Lo Voi. La sentenza dei giudici amministrativi afferma che la delibera del Csm non supera il vaglio di legittimità: il giudizio di prevalenza del procuratore di Palermo sarebbe stato motivato in confronto agli altri concorrenti in maniera non coerente rispetto agli indici di valutazione del parametro attitudinale previsti.