Area riformista, la corrente Pd guidata dall’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza, sostiene la proposta di un reddito minimo per le fasce più povere della popolazione. Lo hanno annunciato, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, lo stesso Speranza, insieme alla deputata dem, Enza Bruno Bossio, presentando una proposta di legge firmata da ventuno deputati del Partito Democratico. Alla domande se con questa iniziativa il Pd ritenga irrealizzabile, così come strutturato, il reddito di cittadinanza del M5S, Speranza risponde: “L’atteggiamento del Movimento 5 Stelle ha avuto un’ambiguità di fondo: Grillo ha proseguito con gli insulti mentre dal vicepresidente Di Maio è arrivato un segnale di apertura. Nessuno – ha aggiunto – vuole imporre un testo o mettere una prima firma: oggi vogliamo dare un messaggio politico e cioè che nel Pd è viva e forte la consapevolezza che sul terreno della lotta alla povertà noi ci siamo“. Incertezze sembrano esserci sul capitolo risorse, Speranza e la Bruno Bossio spiegano: “Si troveranno da lotta all’evasione fiscale, spending review e tassazione dei giochi on-line, ma ci sia l’impegno anche del Governo su questo. Per noi – ha chiarito la Bossio – il costo del reddito minimo è di sette miliardi