“Se si tolgono forcole e remi cosa resta di Venezia?”. Le parole sono quelle di Sergio Tagliapietra detto Ciaci, il suo esordio in Canal Grande avviene nel 1953, ad appena 18 anni. Lui ha passato una vita in Laguna, e le sue vittorie nelle regate non si contano. “Venezia è nata per ‘andare vogando’ e ora è come una bella sposa ricca di addobbi ma in una barca che fa acqua da tutte le parti e così ciascuno deve usare la sua sessola per seccarla, per ciò che gli compete, e al sindaco tocca la sessola più grande” dice, a pochi giorni delle elezioni comunali del 31 maggio (dopo le dimissioni a giugno di Giorgio Orsoni e della Giunta in seguito all’inchiesta sul caso Mose) e della 41esima edizione della Vogalonga, la storica regata con partenza fissata per il 24 maggio dal Bacino San Marco e arrivo in Canal Grande in prossimità di Punta della Dogana.
“Ad oggi sono oltre 1700 le imbarcazioni iscritte. Tanti saranno i ritardatari, soprattutto veneziani, che si aggiungono all’ultimo momento” spiegano gli organizzatori. Il Comitato è composto dai componenti della famiglia Rosa Salva (Ermenegildo – chiamato Lalo (Presidente) , con i figli Antonio ed Enrico) da Duilio Stiegher e Piero Ragazzi. L’organizzazione è minima, basata quasi tutta sul volontariato, con pochi sponsor e nessuna attività di marketing. Questo perché si vuole mantenere lo spirito spontaneo con cui è nata la manifestazione.
“Il guadagno serve per coprire le spese, con quello che resta si acquistano i premi che ogni anno sono estratti a sorte: barche tipiche, remi e forcole” spiegano. Tutto iniziò tra pochi amici che usavano incontrarsi per una regata il giorno di San Martino, “nacque poi l’idea di una vogata non competitiva per manifestare contro il degrado della città, il moto ondoso e il ripristino delle tradizioni veneziane” raccontano gli organizzatori.
Il raduno delle imbarcazioni venne fissato nel Bacino San Marco di fronte al Palazzo Ducale il giorno della Sensa, la Festa dell’Ascensione. Era l’8 maggio 1975, c’erano 500 imbarcazioni e circa 1500 partecipanti, la partenza fu sancita da un colpo di cannone. “Una rivincita del remo sul motore“ scriveva Delfo Utimpergher sul Gazzettino. Il successo andò poi via via aumentando, fino a giungere alla 41esima edizione. “Siamo felici di aver saputo mantenere viva questa grande manifestazione che ogni anno rinnova tra noi veneziani e in tutto il mondo l’entusiasmo e l’interesse per il patrimonio della nostra città e della nostra laguna, nel nome del remo” conclude Lalo Rosa Salva, Presidente Comitato Vogalonga.