Trai testimonial dell'iniziativa l'attore Alessandro Bergonzoni. Quaranta minuti di slalom tra le automobili e le biciclette, spingendo a fatica le ruote della carrozzina che si sono dovute misurare con le difficoltà che anche una città come la Dotta registra ancora in centro storico e non solo
Un pomeriggio in carrozzina. La proposta è arrivata dall’associazione “La Skarrozzata” che anche quest’anno ha organizzato l’omonima manifestazione per provare la disabilità. Oggi a Bologna, hanno risposto in numerosi all’appello: alle 16 centinaia di cittadini, tra cui l’attore Alessandro Bergonzoni, testimonial dell’iniziativa da sempre, si sono dati appuntamento alle serre dei Giardini Margherita, per mettersi sulla due ruote e percorrere un chilometro tra gradini, rampe, marciapiedi, strade dissestate, sampietrini e sguardi compassionevoli.
Per un pomeriggio la vita di ogni giorno delle persone diversamente abili è stata presa sulle spalle da chi un paio di gambe che funzionano le ha ancora. Cinquanta carrozzine sono state messe a disposizione dei partecipanti che hanno attraversato il centro storico accompagnati da diversamente abili, da mamme con i passeggini, ragazzi in skateboard e rollerblade: partiti dai giardini Margherita hanno percorso via Castiglione, via Orfeo, via Santo Stefano fino a fare ritorno al punto di partenza.
Quaranta minuti di slalom tra le automobili e le biciclette, spingendo a fatica le ruote della carrozzina che si sono dovute misurare con le difficoltà che anche una città come Bologna registra ancora in centro storico e non solo. “Vogliamo dimostrare – ha spiegato il presidente dell’associazione Enrico Ercolani – alla città e alla politica che tutte le barriere architettoniche vanno eliminate ma soprattutto vogliamo abbattere quelle psicologiche che ancora resistono in chi guarda una carrozzina con occhi di stupore. Bologna come altre realtà presenta ancora ostacoli ma noi sappiamo che si possono superare con soluzioni anche semplici”.
Non a caso la “Skarrozzata”, giunta alla sesta edizione è una manifestazione sostenuta dal Collegio dei geometri, da quello dei periti industriali, dall’ordine degli architetti di Bologna e da due importanti realtà tedesche come Ottobock e Wheelmap che monitora i luoghi delle città europee accessibili a chi è disabile. A Bologna, il movimento culturale è nato nel 2011 e da allora ha promosso una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica ma soprattutto chi dovrebbe occuparsi di garantire i diritti ai disabili.
“La Skarrozzata – continua Ercoli – ha l’obiettivo di stimolare soprattutto le giovani generazioni e gli addetti ai lavori, coloro che si occupano di realizzare le nostre strade e i nostri edifici ma anche gli amministratori locali”. Un impegno costante: lo scorso anno la “passeggiata” in carrozzina era stata fatta a partire dalla fontana del Nettuno. Un’iniziativa condivisa e adottata da Bergonzoni: “Non è possibile che ci sia sempre qualcun altro che è eroe, che è esempio, qualcun altro che fa e racconta per noi. Dobbiamo essere noi che raccontiamo dall’interno. Non è più possibile concepire che chi racconta la disabilità, chi racconta il carcere, sia colui che è disabile, carcerato o malato. Dobbiamo cominciare a prender parte, cioè a vedere dall’interno”.