La decima non è bastata. Perché se sei l’allenatore del Real Madrid non puoi concludere una stagione senza portare a casa almeno un trofeo di peso. Lo ha capito anche Carlo Ancelotti, che da oggi non è più l’allenatore dei Galacticos. La decisione gli è stata comunicata nel pomeriggio direttamente dal presidente Florentino Perez, che poi in conferenza stampa ha spiegato i motivi del divorzio. Puntando, neanche a dirlo sulla fame di vittoria ‘a prescindere’ della Casa Blanca.
Fatale per il tecnico italiano il secondo posto in campionato e l’eliminazione contro la Juve in Europa. Risultati negativi che hanno fatto dimenticare la vittoria della decima Champions League messa a segno l’anno scorso. L’ex tecnico di Milan, Chelsea e Paris Saint Germain aveva ancora un anno di contratto. “Il Consiglio ha preso la decisione di sollevare Carlo Ancelotti dal suo incarico di allenatore del Real Madrid” ha detto Perez in una conferenza stampa allo stadio Santiago Bernabeu. “Era una decisione molto difficile da prendere; le esigenze di questo club sono il massimo perché il Madrid vuole sempre vincere” ha aggiunto il presidente, secondo cui “l’affetto che i giocatori e i tifosi hanno per Carlo è lo stesso che io stesso ho per lui”. “Che cosa ha fatto Ancelotti di sbagliato? Non lo so. Le aspettative qui al Real Madrid sono molto alte” ha ribadito Perez, a conferma del fatto che alla guida del club più importante al mondo arrivare secondi non basta.
Molto più abbottonato Perez quando si è trattato di parlare di futuro. “Crediamo che sia il momento giusto per dare un nuovo impulso che ci consentirà di vincere più titoli e raggiungere il nostro livello competitivo ottimale in una nuova fase” ha spiegato, non facendo nessun nome. Il toto-panchina, ovviamente, è già in fase avanzata. In pole position secondo la stampa spagnola c’è l’ex tecnico di Liverpool e Chelsea Rafa Benitez. L’allenatore spagnolo è in scadenza di contratto con il Napoli e non dovrebbe rinnovare. Altri allenatori avvicinati al Real sono il tedesco Juergen Klopp, che ha lasciato il Borussia Dortmund, l’ex giocatore del Real Michel che attualmente guida l’Olympiakos in Grecia. Non è da escludere anche una promozione di Zinedine Zidane dalla squadra B del Real Madrid o un tentativo per Unai Emery del Siviglia. Per Ancelotti, invece, potrebbero aprirsi le porte di un clamoroso ritorno al Milan. Il tecnico nei giorni scorsi ha però smentito questa eventualità, spiegando che in caso di esonero si sarebbe preso un anno sabbatico. A Madrid da questa mattina c’è però l’ad rossonero Adriano Galliani pronto a sottoporre ad Ancelotti il progetto di rilancio del club da parte del presidente Berlusconi. “Porterò con me i ricordi di due anni fantastici con il Real Madrid. Grazie a questa società, a questi tifosi e ai miei giocatori #HalaMadrid” è stata invece la reazione pubblica (su Twitter) del mister di Reggiolo. E i tifosi del Milan da oggi possono sognare. Silvio Berlusconi permettendo.