I dati arrivano dal primo Osservatorio Cerved-Italia Startup sull’imprenditoria. I fondatori delle società sono molto spesso alla loro prima esperienza imprenditoriale e sono soprattutto maschi
Dopo tre anni di calo il numero delle nuove imprese torna in crescita. In totale sono 275mila (+2,3% rispetto al 2013) ed è anche in aumento il numero delle start up innovative che sono 171mila, mille in più rispetto al 2013 (+36%).
I dati arrivano dal primo Osservatorio Cerved-Italia Startup sull’imprenditoria in Italia. Ogni 100 società di capitale (per legge le startup innovative lo sono), in Trentino ne nascono 4,4 startup, contro lo 0,7% del Lazio. Trento è la provincia a più alto tasso di innovazione (6,6%), seguita da Trieste (6,4%), Ancona, Ravenna e Ferrara (4,1%). Si tratta di territori in cui sono presenti poli universitari, incubatori o progetti dedicati all’innovazione.
Rispetto agli imprenditori che hanno fondato nuove società, gli startupper sono molto più spesso alla loro prima esperienza imprenditoriale (39% contro 30%) e sono soprattutto maschi. Le donne nelle società innovative sono solo il 18,4% contro il 27,3% delle altre società. L’età media è più bassa per gli startupper: nell’ultimo anno oltre un terzo dei nuovi imprenditori di questo ‘settore’ ha meno di 35 anni (il 28% tra gli imprenditori). Il rapporto si inverte per gli under 25 vista la maggiore presenza di laureati tra coloro che fondano una startup tecnologica rispetto a chi avvia una società di capitale. Più dell’80% di queste società (2600) opera nel terziario, occupandosi soprattutto di produzione di software e consulenza informatica (975), ricerca scientifica (478), attività di supporto ai servizi di informazione, come portali web (313) e studi di architettura e ingegneria (201).
Pochi gli imprenditori stranieri che decidono di aprire una start up in Italia. Le statistiche dicono infatti che il nostro sistema ha una capacità limitata di attrarre imprenditori con idee innovative dall’estero: sono solo 46 gli startupper nati al di fuori dell’Italia nel 2014, che corrispondono solo al 3,7%.
L’Osservatorio segnala però anche una buona presenza nei settori industriali (516), soprattutto nella fabbricazione di computer (128) e nella meccanica (108). Dal punto di vista geografico, le startup innovative si concentrano soprattutto in Lombardia (714, il 22% del totale), Emilia Romagna (373, 11,5%) e Lazio (310, 9,5%). Il settore dove si concentra la maggiore innovazione è quello dell’industria (2,4%), seguito da servizi e utility (1,7%). Percentuali pù basse per l’agricoltura (0,7%) e le costruzioni (0,2%).