Decidiamo di andare subito alla scoperta dell’entroterra, meno noto ai più, cominciando dalla Dracénie, un’area geografica ad est del Var, caratterizzata da paesini pittoreschi, villaggi arroccati e siti naturali.
Il primo di questi sul nostro percorso è rappresentato dalle Gole di Pennafort che ci sorprendono subito per il loro colore rosso acceso. Qui all’improvviso fa capolino l’Hostellerie de Pennafort che notiamo quando dal nulla spunta davanti a noi un cameriere che attraversa la strada con dei calici di champagne per raggiungere i clienti sul bordo di un laghetto che approfittano del relax assoluto.
Proseguiamo verso ovest e raggiungiamo Lorgues, che come ogni paese provenzale che si rispetti ha anche lui la sua fontana e i gli immancabili platani. In quest’atmosfera tipica e rilassata all’ora del tramonto quest’angolo di Provenza ci seduce e finiamo per assaggiare i tipici piatti provenzali alla Table de Pol partendo dalla famosa “Tapenade” a base di olive e capperi.
Alla sera decidiamo di fermarci poco fuori il paese presso la Bastide de l’Arnaude (tipico rustico di campagna provenzale). Al risveglio dopo una colazione tipica francese immersa nel verde dei vigneti a base di baguette e fragole Gariguette esploriamo i dintorni di quello che una volta era un monastero e, in mezzo ad un bosco, di pini scopriamo un parco avventura composto da percorsi sospesi e teleferica acrobatica.
Continuiamo per le strade del Var mentre la vegetazione cambia mano a mano che saliamo verso nord. È nella perla dell’Alto Var, Bargemon, che ci fermiamo su un panorama spettacolare. Qui in un angolo naturale baciato dal sole ed esposto a sud facciamo conoscenza con Patrick e il suo “Zafferano del sole” che coltiva con passione e usa con maestria nelle ricette per i suoi ospiti.
Nel pomeriggio salutiamo l’entroterra per dirigerci verso sud e raggiungere la Costa Azzurra. Il Var è infatti un dipartimento che ha un territorio variegato e con la fortuna di avere anche un lato costiero, e dei più belli! Decidiamo di snobbare St Tropez costeggiandone il golfo per raggiungere un’altra destinazione, meno nota ma con altrettanto fascino e molto più verde e dopo neanche 100 km siamo a Rayol Canadel sur mer.
Dopo un tale viaggio dei sensi la giornata si conclude con una squisita zuppa di pesce al ristorante di Dédé, chioma bianca e battuta sempre pronta, dove la convivialità la fa da padrona! (l’aver avuto un Presidente della Repubblica e buongustaio come Chirac come commensale non gli ha fatto montare la testa, anzi!)
Il nostro viaggio alla scoperta della Provenza continua alla volta di Marsiglia. Stay tuned!