Polemica fibrillante con strascichi quella esplosa tra i giornalisti Mario Giordano e Fabrizio Rondolino, durante la puntata de L’aria che tira (La7) di lunedì scorso. Nel corso della trasmissione, incentrata sui vitalizi e sulle pensioni, ad accendere le polveri è il direttore del Tg4, che ha ironizzato sul filorenzismo del suo interlocutore. Durante il dibattito, Rondolino ha definito Giordano “stupidamente e beceramente qualunquista”, scatenando la stizza del suo ‘rivale’ che gli ha dato del maleducato. A invitare a placare gli animi, oltre alla conduttrice Myrta Merlino, è intervenuto anche l’ex deputato Dc, Paolo Cirino Pomicino, ospite in studio. Ma invano, perché la polemica è ripresa alcuni minuti dopo, quando, a proposito della sentenza della Consulta sulle pensioni, Rondolino ha obiettato a Giordano: “Ora la Corte Costituzionale per te è diventata una specie di San Pietro, quando prima voi berlusconiani, e in particolare tu coi giornali che dirigevi e il tuo padrone, l’avete cannoneggiata, insieme all’intero sistema giudiziario, per 20 anni”. “Sei tu un servo”, replica Giordano, che proprio oggi, sul quotidiano Libero, in risposta alla lettera di un lettore, ha riesumato la polemica di lunedì scorso e ha rincarato la dose, definendo Rondolino “un signore con tante idee in testa quanti capelli sopra”. E ha aggiunto: “Mi ha chiamato ‘servo di Berlusconi’. Poveretto, manco il dono dell’originalità. Del resto, che ci si può aspettare da un figlio di papà, carrierista mancato, che all’apice della carriera ha fatto il portaborse di D’Alema? Di lui come giornalista purtroppo non si ricordano reportage memorabili, né inchieste imperdibili. Al massimo un romanzetto pornografico, più discusso che letto. Ora” – ha proseguito – “insulta chi lavora per le aziende di Berlusconi, ma non ha esitato a pietire contratti di collaborazione al Giornale e a Panorama, persino al Grande Fratello, di cui è stato uno degli autori. Attualmente si dice ‘infatuato di Renzi’. E siccome ha capito che il premier resterà a Palazzo Chigi per alcuni anni, si è promosso sul campo suo scherano e uomo d’ordine. Nella speranza forse di riuscire, leccata di culo dopo leccata di culo, ad attirare la sua attenzione. E, magari, qualche contrattino di consulenza in una partecipato…” di Gisella Ruccia
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