Attenti a quei due, si dice in questi casi. E quei due sono Noyz Narcos e Fritz Da Cat, freschi titolari dell’album Localz Only. Un disco che lascia il segno, una cicatrice di quelle su cui passare il dito, magari in maniera anche un po’ malata.
Il vostro affezionatissimo li ha incontrati negli studi della Universal.
“In diversi brani ci siamo trovati a non riuscire a trovare un ritornello adatto, accattivante, allora, piuttosto che ricorrere agli autori in voga, quelli che scrivono i ritornelli su commissione, abbiamo fatto la scelta più naturale, abbiamo fatto canzoni senza ritornello”. Parola di Noyz Narcos. E a suo modo, parola anche di Fritz Da Cat, che si alterna nelle risposte col suo socio.
Soci, sì. Il rapper romano e il producer milanese infatti, hanno deciso, dopo qualche importante ma fugace collaborazione degli anni passati, di collaborare in maniera più organica e di firmare un album insieme. Una bomba, ma questa non è davvero una sorpresa. Perché è vero che non sempre la somma di due eccellenze porta a una eccellenza elevata esponenzialmente, ma se le due eccellenze in questione sono artisti che mai, fino a questo momento, hanno speso parte della loro carriera per inseguire futili successi passeggeri o per finire dentro quel mainstream che sembra, ultimamente, diventata residenza fissa di chi dice di avere a che fare col rap, beh, la bomba non può che essere il risultato finale della somma.
E il fatto che oggi il rap, o qualcosa che in qualche modo col rap sembra essere imparentato, sia diventata una musica familiare a tutti, il fatto che ci siano artisti che, sfruttando una formula ormai abusata e a rischio rigetto, finiscono routinariamente in vetta alle classifiche con un genere che è stato snaturato, ha spinto i due artisti in questione, c’è da scommetterci, a essere ancora più radicali nella scelta del loro repertorio, delle tracce finite in un album che, lo dico senza paura di smentita, faticherete a togliere dai vostri stereo (o quel che è).
“Scegliere le canzoni da mettere in tracklist è stata una lotta”, dice Fritz. “Una lotta metaforica, ma anche un po’ fisica”.
“Perché quando produci un album tuo, da solo, scegli le basi che chiedi ai produttori, sei tu il solo responsabile delle tue scelte, che devono quindi rispondere a una tua idea. Qui, invece, ci sono due mondi che si incontrano, il mio e il suo, quindi la scelta deve per forza essere dettata non tanto da un compromesso, quanto dalla ricerca di canzoni che piacessero a entrambi senza ombra di dubbio”, gli fa eco Noyz.
“Abbiamo buttato via un sacco di canzoni, non necessariamente perché non ci piacessero, ma perché non erano coerenti con il disco, uscivano da quello che è un po’ il concept dietro l’album. Perché, diciamolo, questo è un concept album, a suo modo”.
Un concept album, quindi. Un concept album atipico, come non potrebbe essere altrimenti, visti i due artisti coinvolti. Perché il concept non è tanto dettato da una storia, da una trama, quanto dalla scelta delle sonorità, delle produzioni. E le produzioni sono qualcosa che davvero spingerebbe anche il più ostile a battere il piedino a muoversi andando a tempo, seppur con quel retrogusto di cupezza e di angoscia a fare da cornice al tutto. Del resto Fritz non averebbe potuto fare altrimenti, dovendo la sua musica spostare le parole di un MC come Noyz Narcos, non esattamente un rapper consolatorio e rassicurante.
Localz Only è tutto questo. Un album importante, una pietra miliare. Qualcosa che, se posso usare un paragone scomodo, fa venire in mente i Sangue Misto, se non come poetica quantomeno come immaginario. I due ceffi che l’hanno messo in piedi ci tengono a dire che hanno fatto il loro lavoro, senza pensare alle mode del momento, mode con le quali si sentono di non avere nulla a che fare (anche se Noyz ci tiene a dire che molti di quelli che oggi le inseguono, con successo, quelle mode, erano un tempo rappresentanti del loro stesso mondo, gente che viene dalla stessa gavetta, dando come spiegazione dei percorsi differenti intrapresi nella volontà di inseguire un successo comodo o sicuro o di inseguire le proprie inclinazioni).
Non è un caso che, viste le immagini in anteprima di Dal tramonto all’alba, probabilmente il brano migliore della covata, con ospite l’altrettanto poco rassicurante Salmo (altri ospiti gli MC Ensi e Jack the Smoker, poi Shablo e Mace ai beats, e tutta una serie di musicisti), si sia parlato dei tempi in cui il rap era ad appannaggio delle posse, complice la presenza di un campione di Questione di stile di Speaker DeeMo, dell’Isola Posse Allstars, oggi vicino di casa di Fritz, o si sia chiacchierato di beef e altre amenità che hanno più a che fare con la cultura hip-hop che con quel che passa oggi il convento.
Localz Only, sia come sia, è un lavoro con il quale chi ama il genere deve fare i conti. Il fatto che il video eponimo, benché non esattamente di brano ruffiano si tratti, sia finito in testa alle classifiche tematiche di Youtube, evento che non ha mancato di sorprendere gli stessi Noyz e Fritz, fa ben sperare per il futuro. Visto mai che per le imperscrutabili logiche dei linkaggi, qualche ragazzino passi da Fedez o Emis Killa a questi due campioni del rap, e potrebbe capire che per scrivere una bella canzone non è necessario azzeccare un ritornello orecchiabile da far cantare a una delle fuoriuscite dai talent, ma basta avere qualcosa di importante da dire e conoscere il modo per dirlo con stile e attitudine.