Hanno chiuso le loro tessere elettorali in una busta e le hanno consegnate ai Comuni di riferimento. Dentro una lettera: “Noi non vi votiamo”. È la “rivolta bianca” dei piccoli paesi della provincia di Massa Carrara contro lo stato di abbandono del territorio, il degrado, le frane, la sicurezza che non c’è. Dopo Fontia, borgo di duecento anime incastrato nelle colline di Carrara, capofila della protesta di cui ilfattoquotidiano.it aveva già raccontato, ora per le Regionali la protesta si allarga a Noceto, altro borgo carrarese di appena 40 abitanti, e quelli di Cecina, frazione di Fivizzano, in Lunigiana, dove vivono circa 60 persone. Anche Mezzana, 200 abitanti vicino a Fivizzano, aveva aderito alla protesta, ma poi c’ha ripensato: il risultato sperato infatti è stato ottenuto, cioè lo stanziamento dei fondi per il ripristino di una strada franata.
Per il momento il Comune di Carrara ha respinto il “pacco”, per “un vuoto normativo che non ha mai preso in considerazione casi del genere”. Ma in tutto le tessere elettorali “riconsegnate al mittente” sono circa 300. Ma non chiamateli anarchici, non tutti perlomeno. C’è chi ha una lunga militanza comunista alle spalle, chi invece non ha mai fatto parte di un partito o un movimento politico. Li accomuna l’essere cittadini stanchi, dicono, di una politica “sorda e assente” di fronte alle problematiche del territorio.
A Noceto, la più piccola frazione di Carrara, nascosta nella parte verde delle Alpi Apuane non divorata dalle cave di marmo, il problema è una strada franata durante l’alluvione del 5 novembre scorso. Da quasi 7 mesi gli abitanti, per uscire ed entrare dal paese, che non ha negozi né bar, sono costretti a passare dalla vecchia mulattiera: una stradina di un chilometro e mezzo, che nonostante sia stata asfaltata è ancora piena di buche. Ma, soprattutto, è strettissima: a malapena ci passa un’auto. “Un camion dei vigili del fuoco non potrebbe raggiungere il paese e anche le ambulanze si rifiutano di venire”, racconta, Graziella Nicolai, 80 anni. “Inoltre è pericolosa, perché ci sono i tubi del metano scoperti: cosa succede se ci finisce un’auto sopra?”, aggiunge la figlia, Sabrina, che chiarisce: “Abbiamo chiesto almeno un semaforo, ma la risposta in Comune è stata: ma cosa volete da noi?!”. A fare da semaforo è un anziano signore seduto in una seggiolina all’imbocco della strada: “Le conviene aspettare – dice – che tra poco torna il ragazzo”. E così si evita di fare retromarcia per un chilometro.
Un disagio simile lo vive Cecina, in Lunigiana, dove la strada comunale che collega il paese a un altro borgo, Campiglione, è franata nel 2013 e non è mai stata ripristinata. Scooter, auto e pullman continuano a sfrecciare ogni giorno in quel tratto di strada, sfiorando la voragine. Il sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi (Pd) ha fatto sapere che “a settembre il Comune presenterà un progetto alla Regione per intercettare fondi per ripristinare la strada”, ma questo non ferma gli abitanti che ormai hanno deciso di esercitare il loro diritto di voto nel modo più estremo: astenendosi.
Anche Fontia ha ufficialmente consegnato in Comune le tessere elettorali. “Visto che ci viene insegnato che votare è un diritto e anche un dovere civico – si legge nella lettera che hanno consegnato insieme tessere elettorali – siamo
a un nostro diritto per ottenere i diritti che ci sono dovuti e siamo, inoltre, costretti a mancare a un nostro dovere per mettere in evidenza la mancanza ai propri doveri da parte delle autorità che governano questo territorio”.
Elezioni 2015
Regionali Toscana, la “rivolta” dei paesini apuani: tre borghi non voteranno. “Abbandonati dopo l’alluvione di 6 mesi fa”
Oltre trecento abitanti di alcune frazioni dei Comuni di Carrara e Fivizzano non si presenteranno alle urne e riconsegneranno le tessere elettorali. "Siamo quasi isolati perché l'unica strada è franata. Ci resta solo una mulattiera"
Hanno chiuso le loro tessere elettorali in una busta e le hanno consegnate ai Comuni di riferimento. Dentro una lettera: “Noi non vi votiamo”. È la “rivolta bianca” dei piccoli paesi della provincia di Massa Carrara contro lo stato di abbandono del territorio, il degrado, le frane, la sicurezza che non c’è. Dopo Fontia, borgo di duecento anime incastrato nelle colline di Carrara, capofila della protesta di cui ilfattoquotidiano.it aveva già raccontato, ora per le Regionali la protesta si allarga a Noceto, altro borgo carrarese di appena 40 abitanti, e quelli di Cecina, frazione di Fivizzano, in Lunigiana, dove vivono circa 60 persone. Anche Mezzana, 200 abitanti vicino a Fivizzano, aveva aderito alla protesta, ma poi c’ha ripensato: il risultato sperato infatti è stato ottenuto, cioè lo stanziamento dei fondi per il ripristino di una strada franata.
Per il momento il Comune di Carrara ha respinto il “pacco”, per “un vuoto normativo che non ha mai preso in considerazione casi del genere”. Ma in tutto le tessere elettorali “riconsegnate al mittente” sono circa 300. Ma non chiamateli anarchici, non tutti perlomeno. C’è chi ha una lunga militanza comunista alle spalle, chi invece non ha mai fatto parte di un partito o un movimento politico. Li accomuna l’essere cittadini stanchi, dicono, di una politica “sorda e assente” di fronte alle problematiche del territorio.
A Noceto, la più piccola frazione di Carrara, nascosta nella parte verde delle Alpi Apuane non divorata dalle cave di marmo, il problema è una strada franata durante l’alluvione del 5 novembre scorso. Da quasi 7 mesi gli abitanti, per uscire ed entrare dal paese, che non ha negozi né bar, sono costretti a passare dalla vecchia mulattiera: una stradina di un chilometro e mezzo, che nonostante sia stata asfaltata è ancora piena di buche. Ma, soprattutto, è strettissima: a malapena ci passa un’auto. “Un camion dei vigili del fuoco non potrebbe raggiungere il paese e anche le ambulanze si rifiutano di venire”, racconta, Graziella Nicolai, 80 anni. “Inoltre è pericolosa, perché ci sono i tubi del metano scoperti: cosa succede se ci finisce un’auto sopra?”, aggiunge la figlia, Sabrina, che chiarisce: “Abbiamo chiesto almeno un semaforo, ma la risposta in Comune è stata: ma cosa volete da noi?!”. A fare da semaforo è un anziano signore seduto in una seggiolina all’imbocco della strada: “Le conviene aspettare – dice – che tra poco torna il ragazzo”. E così si evita di fare retromarcia per un chilometro.
Un disagio simile lo vive Cecina, in Lunigiana, dove la strada comunale che collega il paese a un altro borgo, Campiglione, è franata nel 2013 e non è mai stata ripristinata. Scooter, auto e pullman continuano a sfrecciare ogni giorno in quel tratto di strada, sfiorando la voragine. Il sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi (Pd) ha fatto sapere che “a settembre il Comune presenterà un progetto alla Regione per intercettare fondi per ripristinare la strada”, ma questo non ferma gli abitanti che ormai hanno deciso di esercitare il loro diritto di voto nel modo più estremo: astenendosi.
Anche Fontia ha ufficialmente consegnato in Comune le tessere elettorali. “Visto che ci viene insegnato che votare è un diritto e anche un dovere civico – si legge nella lettera che hanno consegnato insieme tessere elettorali – siamo
a un nostro diritto per ottenere i diritti che ci sono dovuti e siamo, inoltre, costretti a mancare a un nostro dovere per mettere in evidenza la mancanza ai propri doveri da parte delle autorità che governano questo territorio”.
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Abbiamo depositato un’interrogazione per sapere se la premier Meloni sia a conoscenza che lo staff di Elon Musk in Italia sta commissionando sondaggi sul gradimento del ministro dell’Interno in un momento così delicato per la sicurezza nazionale e internazionale. Meloni ritiene normale che uno dei suoi ministri più importanti sia sotto attacco da un suo amico e influente esponente vicino a Trump? Attendiamo una risposta chiara: Meloni che dice? Il governo non ravvisa alcuna ingerenza? Gradiremmo una risposta". Lo dice il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, intervistato sui social dei deputati dem.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Le parole di Trump sono molto gravi: si tratta di un tentativo di revisionismo storico sul conflitto in Ucraina francamente intollerabile. La causa della guerra è ascrivibile esclusivamente all'aggressione di Putin contro uno Stato sovrano. In questo senso, è del tutto sbagliato e pericoloso l'attacco del presidente americano a Zelensky che sta difendendo l'indipendenza e la libertà del proprio popolo. Un tentativo preoccupante di indebolirlo". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee, a Radio Cusano Campus.
"E' importante che l'Europa abbia garantito in questi anni tutte le forme di assistenza necessarie per sostenere l'Ucraina a difendere la propria libertà. Il Pd -fin dal primo giorno- è stata la forza politica che più di tutte si è spesa per assicurare piena vicinanza e supporto alla resistenza del popolo ucraino. Adesso è necessaria un'azione diplomatica -che finora è mancata- ma che non può prescindere in alcun modo dalla presenza europea. E' indispensabile -ha concluso De Luca- ché l'Europa sieda al tavolo negoziale a pieno titolo per raggiungere non una resa, ma una pace giusta, sicura e duratura che non prescinda in alcun modo dalle esigenze dell'Ucraina. Di fronte al tentativo gravissimo di Trump di indebolire l'Europa ed isolare l'Ucraina non è più tollerabile allora il silenzio di Meloni. La premier dica cosa pensa e si schieri. Se non lo fa, evidentemente, avalla l'azione di chi lavora a livello internazionale per un'Europa debole e subalterna". Così ha concluso Piero De Luca.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Ancora una volta il direttore Petrecca si distingue per una gestione discutibile delle notizie. Oggi, mentre la Procura di Roma avanzava la propria richiesta sul processo Delmastro, RaiNews 24 ha diffuso ripetutamente la notizia dell’assoluzione del sottosegretario, senza attendere la sentenza, che è attesa nel pomeriggio di oggi. Indipendentemente dall’esito, non è questo il tema, il servizio pubblico ha il dovere di garantire un’informazione rigorosa e verificata, evitando di diffondere notizie in modo precipitoso. Per questo motivo, chiederemo un’audizione in Commissione di Vigilanza Rai del direttore Paolo Petrecca, che ancora una volta dimostra un orientamento informativo che appare più vicino alla propaganda governativa che al dovere di garantire un’informazione imparziale e responsabile”. Così una nota dei componenti democratici nella commissione di vigilanza Rai.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Lo dirò anche a titolo personale ma non condivido assolutamente le dichiarazioni di Giuseppe Conte. Ritengo che siano dichiarazioni gravi: non si può sostenere in alcun modo che l'Italia che difende l'Ucraina sia bellicista". Lo ha detto ieri Simona Malpezzi a Quattro di Sera, replicando alla domanda di Galeazzo Bignami, capogruppo FdI se 'il Pd andrà in piazza coi Cinque Stelle contro l'aumento delle spese militari'.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il tenente colonnello medaglia d'oro al Valore militare Gianfranco Paglia, in occasione del record ottenuto nel corso della competizione nello sci nordico paraolimpico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Si sono aperte ufficialmente oggi le iscrizioni alla 65esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova che si svolgerà dal 18 al 23 settembre prossimi. L’evento, si legge in una nota, si rafforza quale piattaforma di riferimento per l’industria nautica a livello globale e conferma il trend di crescita degli ultimi tre anni, in virtù delle scelte strategiche del piano di sviluppo della manifestazione, della primazia assoluta dell’industria italiana e del ruolo di interlocutore privilegiato con le istituzioni nazionali ed europee.
Il Salone Nautico Internazionale di Genova 2025, oltre a consolidare il proprio storico ruolo di propulsore del mercato nautico, ne anticipa le sfide future sui temi della sostenibilità, della regolamentazione, della sicurezza della navigazione, della cultura del mare.
"La scelta di puntare sulle aree all’aperto, salite all’85% del totale, la possibilità di effettuare prove in mare, ben 3.855 lo scorso anno, le banchine 'premium' che consentono ai costruttori di unità sia a vela sia a motore di beneficiare di uno spazio espositivo unico con doppio affaccio sulle rispettive darsene merceologiche, la completezza e l’interconnessione delle cinque aree tematiche (Yachts & Superyachts, Sailing World, Boating Discovery, Tech Trade e Living the Sea), il nuovo layout architettonico firmato da Renzo Piano, sono i punti di forza che differenziano Genova da tutte le altre fiere internazionali e ne hanno decretato un andamento positivo e in controtendenza anche in un contesto economico globale non facile e in continua evoluzione", sottolinea Andrea Razeto, Presidente de I Saloni Nautici, la Società organizzatrice 100% partecipata da Confindustria Nautica.
Grazie al rinnovato e ampliato supporto di Ice Agenzia, l'evento investe ulteriormente sull’incoming di operatori professionali internazionali e giornalisti delle principali testate estere di settore. Con il completamento del Palasport si chiudono i cantieri del progetto del Waterfront espositivo, che si gioverà di nuovi servizi, a cominciare dai nuovi 800 posti auto interrati, mentre proseguono in Città i lavori per le nuove connessioni viarie e di trasporto veloce verso Milano.
Il Salone conferma infine anche l’impegno sempre maggiore verso la sostenibilità e l’edizione 2025 sarà realizzata in conformità alla Certificazione ISO 20121, ottenuta nel 2024, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dell’evento, promuovere pratiche responsabili e valorizzare i principi di accessibilità e inclusione sociale.
Come recentemente evidenziato anche dal “Libro verde made in Italy 2030” redatto dal ministro Urso, la nautica si è affiancata alle “4A,” i tradizionali pilastri dell’industria italiana. L’industria nautica nazionale nel 2024 ha raggiunto il massimo storico di 8,33 miliardi di euro e confermato l’Italia quale primo Paese esportatore di imbarcazioni e yacht da diporto, con il record storico di 4,4 miliardi, e il primato mondiale nella produzione di superyacht con più del 50% degli ordini globali, oltre alla leadership nel settore dei battelli pneumatici e degli accessori e componenti.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - "Il nostro è un mondo un po' particolare per la natura stessa dell'impianto sportivo. I campi da golf appartengono a società private o ad associazioni sportive private. Per quanto riguarda il censimento, per noi è una cosa molto semplice: una società sportiva, per essere affiliata alla Federazione, dovrà disporre di un impianto omologato. Abbiamo più tipi di omologazioni, in funzione alla tipologia di impianto. Abbiamo impianti promozionali e campi regolamentari dove si possono svolgere manifestazioni di livello internazionale che sono 160-180 sul totale di 400 strutture affiliate. La nostra omologazione dura dieci anni e dopo dieci anni deve essere ri-verificata per adeguarsi ai nuovi assetti, soprattutto in materia di sicurezza. Per noi questo aspetto è molto semplice, ci sentiamo privilegiati". Così Franco Piras, consigliere della Federazione italiana golf, intervenendo al panel 'Sicurezza e impianti sportivi: un confronto tra federazioni, enti e progettisti' che si è svolto durante la prima giornata di lavori di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, giunto alla IX edizione. Un incontro che si posiziona tra i numerosi appuntamenti che compongono la rosa di eventi del palinsesto della manifestazione, a Fiera Milano Rho fino al 21 febbraio 2025.
Per la Federazione italiana Golf il tema sicurezza è molto importante: "Sia in fase di costruzione, sia in fase di esercizio, sia per quanto riguarda gli utenti e i lavoratori che, nel nostro caso, lavorano all’aria aperta, le procedure standard di sicurezza sono normate dal Codice Civile. Molto importante, soprattutto per gli atleti -aggiunge- il safeguarding, introdotto nel 2024. Per il resto, ci rifacciamo fondamentalmente alle norme del Coni", afferma.