Dopo il Var, il nostro tour provenzale prosegue per Marsiglia. Più antica città francese e seconda solo a Parigi per numero di abitanti, la capitale della Provenza ha ventisei secoli di storia nonché un ambiente unico tra mare e città, con quartieri tradizionali e architettura moderna.
Vista l’ora di pranzo ne approfittiamo per cercare un posto dove poter assaggiare le specialità locali a base di pesce. La bussola gastronomica ci porta da Madie les galinettes e qui proviamo la famosa Bouillabaisse, inizialmente piatto povero dei pescatori risultato di tutti i pesci più brutti rimasti invenduti e oggi parte integrante della gastronomia francese.
Dopo il rifornimento andiamo alla scoperta del vecchio porto che ci accoglie in tutto il suo nuovo splendore. Nel 2013 è stato infatti oggetto di un completo
Passeggiamo lungo il porto sotto il caldo sole marsigliese e raggiungiamo la riva sud. Da qui ammiriamo la bellissima Abbazia di San Vittore per poi proseguire verso il centro città attraverso la famosa Canebière: arteria emblematica dei marsigliesi. Raggiungiamo la chiesa di San Vincenzo de Paoli e poi entriamo nel Cours Julien, quartiere degli artisti pieno di colori e Street Art.
Il giorno dopo decidiamo di esplorare uno dei quartieri più vecchi di Marsiglia, fondato dai greci nel 600 A.C. , il “Panier”. Raggiungiamo il municipio con i suoi colori pastello caldi e tipici del sud della Francia ed entriamo subito nel quartiere con le sue stradine lastricate piene di charme e negozi di artigiani.
A pochi passi dal mare fa la sua apparizione l’Hotel de Cabre, l’edificio più antico della città. Cosa originale, sulla facciata sita in Grande Rue si può leggere ancora “Rue Bonneterie” pur non avendo la strada mai cambiato nome. Motivo? Nel 1954 venne letteralmente fatto girare su se stesso dopo essere rimasto solo in mezzo alla desolazione della tabula rasa operata dai tedeschi nel 1943.
Dopo una ricarica con caffè “all’italiana” dal torrefattore Aromes è la volta del tour enogastronomico che comincia dalla “Navette des accoules” con la degustazione della biscotto tradizionale marsigliese, la Navette al sapore di fiore d’arancio e a forma di barca.
Come in Italia anche qui l’olio d’oliva fa parte integrante della gastronomia locale e c’è chi lo mette persino nel cioccolato come l’Esperantine. Ma chi più di tutti ci sorprenderà per la qualità e il gusto dei suoi prodotti è stata la Signora Bianchi e il suo Glacier du Roi (Gelataio del Re). La regina dei gelati utilizza i migliori ingredienti (e si sente!) e solo frutta di stagione producendoli nel laboratorio visibile dal negozio.
Il Panier non ci ha finito di svelare i suoi tesori nascosti. Proseguiamo ancora su Rue du Petit puits con un’altra perla: la Vieille Charité con la sua cappella a cupola ovale in perfetto stile barocco e i suoi colore rosa pastello. Dove una volta venivano ospitati i più poveri e i malati oggi ci sono centri culturali , musei, scuole e centri di ricerca e un cortile dove sedersi a godere un po’ di relax o sorseggiare un aperitivo a base di Pastis.
Nel pomeriggio approfittiamo della disponibilità dei nostri amici di stanza in città per una scampagnata nel Parco Nazionale
Torniamo costeggiando il mare attraverso la “corniche” per poi salire al simbolo per antonomasia della città. La Cattedrale Notre Dame de la Garde che dal 1860 protegge i marsigliesi dall’alto e offre un panorama unico a 360 gradi a chi la visita arrivando ad intravedere in lontananza Chateau d’If e le isole del Frioul.
Con questo meraviglioso belvedere salutiamo la città e ci prepariamo alla prossima destinazione: il Vaucluse e i suoi “più bei villaggi di Francia”.