Il libro di Christophe André, Dell’Arte della Felicità edito da Corbaccio, è un viaggio essenziale tra venticinque opere che rappresentano altrettanti stati d’animo. Dal Geografo di Vermeer a La riva del mare a Palavas di Courbet il lettore gode di una vista privilegiata con l’opportunità di entrare in un quadro per immergersi nelle rispettive atmosfere.
Ogni pagina, è caratterizzata da riflessioni e citazioni sull’attrazione della pittura e gli effetti sulla nostra anima. Significativa la divisione temporale con le rispettive situazioni emozionali: il “preludio”, il “mattino”, il “mezzogiorno”, la “sera”, la “notte” e l'”alba” a rappresentare il ciclo della felicità. Ogni dipinto suscita emozioni ed evoca mondi vicini e lontani; microcosmi immaginati o vissuti. Scene di vita quotidiana o visioni sognanti come quelle che conducono verso l’orizzonte, da sempre aspirazione profonda degli esseri umani. Caspar David Friedrich afferma che “L’unica vera sorgente dell’arte è il nostro cuore, il linguaggio di un animo infallibilmente puro. Un’opera che non sia sgorgata da questa sorgente può essere soltanto artificio. Ogni autentica opera d’arte viene concepita in un’ora santa e partorita in un’ora felice, spesso senza che lo stesso artista ne sia consapevole, per l’impulso interiore del cuore“. Parole che danno il senso di quanta poesia, di quanta vita e di quanta immaginazione è composta una vera opera d’arte. E allora l’animo di chi cerca una felicità nei momenti resi grigi dal turbamento si rispecchia nell’insieme ordinato o disordinato dei colori sublimato nel messaggio della pittura. Il colore quale espressione di un momento, lo stesso immortalato per sempre dall’artista, noto o meno noto, e che ancora oggi evoca a chi ammira un’opera sensazioni di benessere. E’ questo il grande messaggio: ciò che viene dipinto all’alba, al pomeriggio, alla sera o alla notte diviene il tempo di ciascuno. L’opera d’arte è senza tempo, un ancora di salvezza e un approdo in un porto sicuro. Come non pensare all’ultimo desiderio di vedere la grande mostra di Rembrandt ad Amsterdam. I volontari dell’«Ambulanza dei desideri» hanno portato una donna al RijksMuseum. Una scena commovente e allo stesso tempo piena di enorme significato. Un episodio toccante che conferma il grande potere dell’Arte che deve però essere apprezzata anche nella normalità e nei principali approcci educativi. Pochi sono, infatti, coloro che riescono a comprendere fino in fondo l’importanza di desiderare l’arte e andarla a cercare per trovarne anche il più piccolo dettaglio.