Un seggio simbolico per gli stranieri senza diritto di voto, nel cuore del centro storico in occasioni delle elezioni amministrative 2015. È l’iniziativa lanciata a Genova – e contemporaneamente in sette regioni italiane – dal movimento per il diritto di cittadinanza “L’Italia sono anch’io”, insieme ad Arci, associazioni e sindacati. “La popolazione italiana ha espresso un parere favorevole al diritto di voto per i migranti – spiega Rachid Kay del coordinamento immigrazione di Arci Liguria – Oggi siamo in attesa della modifica della legge per concedere questo diritto agli stranieri che qui vivono, lavorano e contribuiscono alla crescita di questo Paese”. Un’iniziativa simile era stata già proposta in occasione delle Regionali 2005. “Ma, dopo tantissimo tempo, siamo sempre punto e a capo” dice Khay. Si vota con un fac simile pressoché identico alla scheda reale e, in serata, dopo lo spoglio, saranno diffusi i risultati non ufficiali. Si attende una partecipazione massiccia di arabi, sud americani e africani. “Abbiamo voluto usare le stesse modalità – conclude Khay – perché c’è questa favola che gli immigrati votano a sinistra. Non è così” di Lorenzo Tosa