Ha scritto una lunga lettera su Facebook, chiedendo scusa per il suo gesto, e poi si è tolto la vita alla vigilia delle elezioni comunali per cui si era candidato come consigliere. Federico Cerutti aveva 27 anni ed era nella lista civica ‘Progetto Vigevano‘, che sostiene il candidato sindaco Stefano Bellati.
Dottore di ricerca in genetica, biologia molecolare e cellulare – così si presentava agli elettori – chiede di non piangere per lui (“non ne vale la pena”) motivando così la sua scelta estrema: “Mi sento – scrive nel suo messaggio – sempre più stretto in questa umanità illusoria, falsa, priva di fondamenta e serietà, che lacera i propri sentimenti con la naturalezza di quando si respira”. Sul posto, dopo il messaggio lasciato sul social network intorno alle 23 di ieri sera, sono intervenuti i carabinieri di Vigevano e il 118, chiamati dagli amici e dai conoscenti del ragazzo, ma per lui non c’è stato nulla da fare. All’arrivo dei sanitari, Federico, che si è impiccato, era già morto. A scoprire il corpo è stata la madre, con cui viveva.
Secondo quanto si apprende, sembra che il giovane, finora, non avesse mai dato segni di questo malessere che, in ogni caso, non sarebbe legato alla sua candidatura, di cui parlava in questi termini: “Mai avrei pensato di interessarmi alla vita politica cittadina, né tantomeno di prendervi parte attiva, se non fosse stato per l’invito di Oscar Campari, mio conoscente da una vita, a partecipare ad una riunione della nascente Progetto Vigevano”. Persone “di varia estrazione sociale e tendenza politica, idee brillanti e sorrisi sui volti, questo fu il clima che mi accolse in quell’occasione e che mi ha accompagnato durante l’intero percorso intrapreso con questa squadra, con questa famiglia. Insieme abbiamo ragionato per ore, speso infinite parole per esprimere le nostre idee circa il futuro cittadino, macinato chilometri per volantinare, organizzato eventi per informare, instaurato dialoghi con i nostri concittadini e, per quanto mi riguarda, ritrovando un’umanità che ritenevo perduta e che invece batte nel cuore dei vigevanesi”.