Le domande sulla legge Severino fanno saltare i nervi ai “deluchiani”: un collaboratore di Vincenzo De Luca ha preso a spallate e calci due videoreporter per ‘proteggere’ dai microfoni il neo presidente della Campania. L’episodio è avvenuto al termine di un comizio di quasi venti minuti che un sms mattutino dell’ufficio stampa aveva presentato come “conferenza stampa” presso la Stazione marittima. Invece non sono state ammesse domande, solo un microfono aperto sul palco dal quale De Luca ha parlato senza contraddittorio con annesso avvertimento a Matteo Renzi “a cui va il mio primo ringraziamento” e quindi ci pensi bene prima di sospenderlo. Poi la fuga finale, inseguito invano dai cronisti verso un’uscita secondaria, con uno dei più stretti collaboratori di De Luca, il vicesegretario regionale del Pd con delega agli Enti Locali e curatore della lista ‘De Luca Presidente’, Nello Mastursi, che prima ha allontanato con una spallata un giornalista di La7 (l’inviato de La Gabbia, Nello Trocchia) e poi colpisce con un calcio al ginocchio il corrispondente de ilfattoquotidiano.it: “Non sei autorizzato a riprendermi”. La loro colpa? Provare a fare domande sulla Severino e sulle ricadute che quella legge avrà sul governo regionale. Dopo il parapiglia almeno sono arrivate le scuse dello staff del presidente regionale: “Non era proprio un calcio, era uno sgambetto. Cerca di capire siamo tutti quanti stanchi”. Dopo il servizio il cronista del FattoTv è andato al pronto soccorso per farsi visitare la botta al ginocchio  di Fabio Capasso e Vincenzo Iurillo

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