La frase di Francesco: “Non guardo la Tv dal 15 luglio 1990, una promessa fatta alla Vergine del Carmelo” non ce l’aspettavamo. Ma, oltre al Pontefice, c’è qualcuno che prescinde dal piccolo schermo? E com’è la vita senza la televisione?
Davide Venturi
“Non studio non lavoro non guardo la tv, non vado al cinema non faccio sport” lo cantava Giovanni Lindo Ferretti (allora Cccp) o, sotto mentite spoglie, Papa Francesco? Sai, ti devo dire che mi ha stupito che il Papa soprannominato social abbia dichiarato di non vedere la tv da 25 anni. E nella testa mi ha lasciato tanti punti interrogativi. A margine, il primo. Che valore evocativo hanno i soprannomi creati dai mass media se un Papa denominato Social non naviga in internet e non guarda la tv? Seconda e fondamentale (chiedo aiuto a te Marra e ai nostri lettori): si può vivere nel terzo millennio senza guardare la televisione? Precisazione: per televisione intendo anche internet e il mondo webtv (mainstream e non). Con questo non voglio giudicare il Papa, ma aprire una riflessione su questo tema assai complesso, ma anche molto popolare. Il rischio di un’azione così castrante e totalitaria non è fare come Gerardo, l’amico di Nanni Moretti in Caro Diario che non guardava la tv da 30 anni, ma che una volta vista ne diventa schiavo? E soprattutto non guardare la tv è un gesto di rottura? E’ un atto rivoluzionario? O cosa? E dato che non trovo risposte esaustive a queste domande ricorro alla battuta dello stesso Gerardo che sulla questione interviene dicendo: “Sai cosa dice Hans Magnus Enzensberger? Io sono d’accordo con lui!”.
Riccardo Marra
Ecco, lo sapevo, il Papa non finisce mai di stupire. Non perché non guardi la Tv, ma perché, per privarsene, ha dovuto fare addirittura un fioretto. Cosa che, tra l’altro, suggerisce un passato di telespettatore assiduo, no? Ma perché ha smesso? Forse troppo deluso dalla Finale Mondiale persa dall’Argentina nel famigerato Italia ’90? Ok, mi scuso per la banalizzazione. Però, a pensarci bene, non trovo così sorprendente che Francesco non guardi la Tv. L’assist me l’hai fornito tu stesso con Moretti, ma stavolta cambio film per il più prevedibile Habemus Papam. In quella pellicola, Nanni ci azzecca due volte: intanto anticipa le dimissioni di un Papa inquieto e poi tratteggia l’anima anticonvenzionale di Francesco. E vedi un pontefice che viaggia sui sedili di un bus e a cui piace Cechov. Un Papa di cultura e di vita che preferisce stare tra la gente che vedere talk in tv. Fermi tutti, ma la televisione non è cultura? Dipende. E – mi chiedi – si può vivere senza? Dipende. Io credo che il Papa in 25 anni s’è perso della grande Tv e della pessima Tv. E che, coloro che non la guardano, non vivranno tagliati fuori dal mondo (per carità!) ma si sottrarranno a qualcosa di bello o quantomeno divertente. E, se pensi che Francesco per soli 6 giorni ha lisciato lo speciale di Canale 5 su The Wall di Roger Waters del 21 luglio ’90, viene da dire: peccato capitale!