Il leader della Lega Nord spiega che se non ci dovessero essere le elezioni legislative, si presenterebbe al comune di Milano. "Ovviamente se i cittadini mi vogliono, con le primarie"
La Lega, numeri alla mano, è stato l’unico partito alle ultime elezioni che ha conquistato voti, in alcuni triplicandoli. E il suo leader, contestato in molte piazze nei giorni dalla campagna elettorale, pensa già al futuro prossimo. Forse per non perdere l’onda di consensi l’europarlamentare punta alla politica locale. Matteo Salvini, infatti, si candida a sindaco di Milano, a meno che non si vada a votare nel 2016.
Il segretario del Carroccio a La Zanzara su Radio 24 risponde alla domanda del conduttore così: “Sindaco di Milano? La mia città ce l’ho nel cuore, mi piacerebbe – dice il leader della Lega Nord – ma il fantastico mondo di ‘Renzi nelle meraviglie’ si sta sgretolando e non gli lascio campo libero a livello nazionale. Se volesse andare a votare l’anno prossimo, tra la battaglia milanese e quella per cambiare l’Italia scelgo questa. Se invece non si vota per le politiche l’anno prossimo – continua – io ci sono. Ovviamente se i cittadini mi vogliono, con le primarie“.
La dichiarazione che arriva dopo l’ottimo risultato alle elezioni amministrative regionali di fatto fa partire la campagna elettorale per la poltrona di primo cittadino di Milano, per cui non si ricandiderà Giuliano Pisapia. La Lega Nord ha vinto in Veneto, è cresciuta moltissimo nelle “regioni rosse” (il 16,19% in Toscana, il 13,2 nelle Marche, il 14% in Umbria) e ha conquistato oltre il 20% in Liguria e sicuramente può contare sulle simpatie dei lombardi per il Carroccio che hanno già consegnato alle scorse regionali la poltrona di governatore a Roberto Maroni.